Civati: “Matteo punta al voto. Lasciare il Pd? Un mese per decidere”
Pippo Civati deciderà entro un mese se restare nel Pd o meno. L’annuncio dopo le parole del premier Matteo Renzi alla Leopolda e la spaccatura interna al partito. “Decido se andare via dal Pd nelle prossime settimane. Ma la verità è che è già tutto deciso, ha già scelto Renzi…Ci porterà al voto, altrimenti non avrebbe ingaggiato un duello del genere con il suo partito”, ha detto Civati in una intervista a Repubblica. “Doveva essere la Leopolda della maturità – ha aggiunto – è stata quella storicamente più a destra, disinvolta e aggressiva. Il premier ha provocato, usando espressioni molto corrive. Un approccio destrorso, in linea forse con la pancia del Paese. L’iPhone e il gettone, ma può trattare così chi non la pensa come lui? Come fosse gente del paleolitico?”. “E’ difficile restare – ha sottolineato – perché Renzi stressa sempre di più la situazione. E però per la prima volta esorcizza la paura che l’unità non regga. Perché sa, a sinistra lo spazio è grande…Vedo se è possibile discutere di Sblocca Italia, articolo 18 e legge di stabilità, altrimenti…Insomma, non mi sono candidato al martirio. Per capirci, fiducia o meno io il Jobs act e lo Sblocca Italia, così come sono, non li voto”. Quanto alla sinistra dem, Civati ha osservato: “E’ il momento delle scelte. Io l’ho già fatta. Non mi permetto di dare giudizi, però si decidano. Chiedo loro un atteggiamento volitivo. Non possiamo andare in piazza e poi dire ‘stai sereno, la fiducia te la voto lo stesso”. In Francia trentuno socialisti non l’hanno votata e non sono stati cacciati dal partito”. La piazza di sabato “non è più rappresentata. Magari non prenderemo il 41%, ma non è possibile perdere quel patrimonio”.