L`addio di Conte a Palazzo Chigi: un onore, mio impegno continua

13 febbraio 2021

Giuseppe Conte ha dato addio a palazzo Chigi. Con la cerimonia della Campanella e il passaggio di consegne con il nuovo presidente del Consiglio Mario Draghi, l`avvocato pugliese ha concluso la sua esperienza alla guida del governo. Per ora. Perché Conte assicura di voler continuare a impegnarsi in politica. Come prevede il cerimoniale, prima di lasciare il palazzo l`ex premier ha ricevuto gli onori militari nel cortile. Poi un fuori programma: i dipendenti del palazzo si sono affacciati alle finestre e lo hanno applaudito. Rocco Casalino, il portavoce, era visibilmente commosso. Conte ha preso per mano la compagna Olivia Palladino per l`ultima photo opportunity.

Poi è uscito per strada dove c`era una piccola folla ad aspettarlo per salutarlo. “E` stata una grande esperienza, spero di essermi migliorato anche come persona. Mai rammarichi, guardare avanti sempre”, ha detto a chi lo aspettava sotto casa. Poi l`ex premier ha affidato il suo “saluto” ancora una volta ai social, mezzo di comunicazione privilegiato con cui ha costruito il suo rapporto col paese in questi due anni di governo: “Ho lavorato nel Palazzo, occupando la ‘poltrona’ più importante. Ma tra i corridoi e gli uffici di Palazzo Chigi, anche alla fine delle giornate più dure e dopo le scelte più gravose, ho sempre avvertito l’orgoglio, l’onore e la responsabilità di rappresentare l’Italia – ha scritto l`ex premier -. Sono grato a voi cittadini per il sostegno e l’affetto, che ho avvertito forti e sinceri in questi due anni e mezzo. Ma vi sono grato anche per le critiche ricevute: mi hanno aiutato a migliorare, rendendo più ponderate le mie valutazioni e più efficaci le mie azioni”.

“Da oggi non sono più presidente del Consiglio. Torno a vestire i panni di semplice cittadino. Panni che in realtà ho cercato di non dismettere mai per non perdere il contatto con una realtà fatta di grandi e piccole sofferenze, di mille sacrifici ma anche di mille speranze che scandiscono la quotidianità di ogni cittadino”, ha assicurato sottolineando che “è davvero necessario che ognuno di noi partecipi attivamente alla vita politica del nostro Paese e si impegni, in particolare, a distinguere la (buona) Politica, quella con la – P – maiuscola, che ha l’esclusivo obiettivo di migliorare la qualità di vita dei cittadini, dalla (cattiva) politica, intesa come mera gestione degli affari correnti volta ad assicurare la sopravvivenza di chi ne fa mestiere di vita”. Infine una promessa: “Il mio impegno e la mia determinazione saranno votati a proseguire questo percorso. La chiusura di un capitolo non ci impedisce di riempire fino in fondo le pagine della storia che vogliamo scrivere”. A suggello il tributo da parte di Luigi Di Maio, spesso descritto come l`antagonista per la guida del movimento 5 stelle: “Senso delle Istituzioni, attaccamento al Paese, responsabilità. Una persona straordinaria, con la quale ripartire per costruire un nuovo cammino”.

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