Tra i suoi film del cuore, fin da quando era piccola, c’è “Flashdance”. Claudia Gerini protagonista del primo di una serie di incontri dal titolo “My Studio”, in cui personalità dello spettacolo, della cultura, e della scienza raccontano alle telecamere del canale tv Studio Universal (digitale terrestre di Mediaset Premium) il loro film americano preferito, ha scelto il film del 1983 di Adrian Lyne. All’evento live al Quirinetta Caffè Concerto di Roma, che sarà trasmesso in prima serata sul canale il 20 luglio prima del film, l’attrice, vista di recente a teatro con lo spettacolo “One Woman Show Storie di Claudia” diretta da Giampiero Solari e al cinema con Margherita Buy in “Nemiche per la pelle” di Luca Lucini, ci ha raccontato: “Flashdance ha rappresentato un po’ un mio sogno perché io avevo 11 anni quando è uscito ed è come se avessi avuto una visione. Mi ha lasciato tanto, mi ha ispirato, ho amato molto la danza e ho iniziato a fare la ballerina”. Con il brano “What A Feeling”, il film vinse anche l’Oscar come miglior canzone. Stroncato dalla critica, è diventato un cult per il pubblico. La storia della giovane Alex, operaia saldatrice di giorno e ballerina in un locale di notte, con il sogno di entrare all’Accademia di danza, ha appassionato milioni di ragazze e racconta una donna determinata. “Sono rare le sceneggiature che esaltano poi la storia di una donna…, ma il fatto proprio di realizzare un sogno, di non mollare mai, un po’ una sorta di Cenerentola moderna, ho sempre voglia di rivederlo e farlo rivedere alle mie figlie. E’ un film ancora moderno, anche se ha tante cose anni ’80, io avevo l’età di mia figlia e l’ho fatto vedere anche a lei, e le è piaciuto tanto”.