Analizziamo in particolare la previsione ‘polls-plus’, quella che prende in considerazione anche fattori economici e storici, che dà il 73,5% di possibilità di successo a Clinton. In questo caso, Five Thirty Eight prevede che la candidata democratica ottenga il 48,8% del voto popolare, contro il 44,4% a favore di Trump. Tradotto in voti elettorali (il capo di Stato è scelto da 538 grandi elettori; ogni Stato vota per eleggere un certo numero di grandi elettori, tutti assegnati al vincitore del voto popolare) Clinton ne conquisterebbe 318,7, quando ne servirebbero solo 270 per essere eletta. Secondo il modello di Silver, che simula le elezioni 20.000 volte, ci sono in particolare dodici Stati in cui la situazione è abbastanza equilibrata e che saranno, quindi, quelli decisivi per la vittoria: si tratta – dal più equilibrato al meno equilibrato – di North Carolina, Ohio, Arizona, Colorado, Florida, Iowa, Missouri, New Hampshire, Virginia, Georgia, Pennsylvania e Nevada; di questi, otto sono assegnati da Silver a Clinton, quattro a Trump. Silver ha poi spiegato, in un articolo a parte, le previsioni.
“Nonostante (o proprio per) la natura insolita della sua candidatura (di Trump, ndr), il convenzionale buon senso” fa credere che Trump sia “sostanzialmente sfavorito”. Secondo Silver, “la risposta breve” sulle possibilità di vittoria di Trump è che assegnargli “tra il 20 e il 25 per cento” sia “una stima abbastanza ragionevole”, in base ai sondaggi e altre “prove empiriche”. Secondo le previsioni di Silver, Trump ha meno possibilità, oggi, dei due precedenti candidati repubblicani, John McCain e Mitt Romney, a questo punto della campagna elettorale; entrambi furono poi sconfitti da Barack Obama. Per trovare conforto, Trump deve tornare al 1988, quando George H.W. Bush ribaltò uno svantaggio simile contro Michael Dukakis. A chi esulta già per Clinton, Silver lancia un avvertimento: “Un 20-25% di possibilità di vittoria è estremamente distante dal 2%, o dallo 0,02 per cento. È una possibilità concreta, più o meno la stessa di una squadra che perde di un punto, fuori casa, all’inizio dell’ottavo inning di una partita di baseball (l’altra grande passione di Silver, ndr)”. I sondaggi, però, dicono che Clinton è una “chiara favorita”.