Clizia Incorvaia contro Scamarcio: si prenda sue responsabilità

La donna torna sulla fine della storia con Francesco Sarcina

Clizia Incorvaia, Francesco Sarcina e Riccardo Scamarcio

“Scamarcio dice che mi sono inventata la storia del nostro bacio per farmi pubblicità e sfruttare la fine del mio matrimonio con Francesco Sarcina. Intanto è stato Francesco a raccontare tutto. E prima che questo accadesse io lavoravo di più. Altro che pubblicità. In seconda battuta, in realtà Scamarcio ha parlato tramite un amico. Ma io devo rispondere a Scamarcio o al suo amico? Se deve parlare, parli e io risponderò a lui, non agli amici. Il mondo è fatto di uomini, mezzi uomini, ominicchi e quaquaraquà. Che il signor Scamarcio si prenda le sue responsabilità”. Non usa mezzi termini Clizia Incorvaia, nel commentare sulle pagine di Chi, le polemiche nate dopo le rivelazioni sulla fine del suo matrimonio con Fancesco Sarcina, fine che ha visto coinvolto anche Riccardo Scamarcio, un tempo migliore amico del musicista e suo testimone di nozze.

Sarcina ha rivelato di aver saputo dall’ex moglie che lei lo aveva tradito con Scamarcio circostanza che l’attore avrebbe negato non direttamente ma attraverso un amico. Ora per la prima volta la protagonista femminile della Storia, Clizia Incorvaia racconta la sua verità in una lunga intervista, la prima da quando è scoppiato lo scandalo, al settimanale diretto da Alfonso Signorini. “È successo di tutto, mi hanno scritto di bruciare all`inferno, mi hanno mandato foto che mai avrei pensato di ricevere. Ho dovuto sporgere varie denunce alla polizia postale, siamo arrivati a un livello incredibile di violenza: ormai sembro la protagonista della Lettera scarlatta”.

Sarcina ha detto che, quando ha saputo del bacio, eravate in auto e lui è sceso per vomitare. “Veramente è uscito dalla macchina a vomitare parolacce: ‘Sei una t…'”, spiega Clizia a Chi. “Ma quel bacio non ha rappresentato proprio niente nella mia separazione: ci siamo ritratti subito, pentiti immediatamente, è stata una cosa stupida e priva di senso. Ma ero io che venivo tradita, che restavo a casa da sola, che subivo violenza psicologica. Francesco voleva farmi sentire una nullità, invece io voglio essere una donna forte. Anche per mia figlia. Prima vivevo nel mio mondo fatato, mi sentivo una principessa che voleva essere salvata: adesso so che, se mi salvo, mi salvo da sola. E poi ho capito che è inutile ingoiare tanti rospi per un uomo: anche se lo fai, quell`uomo non si trasformerà mai in un principe”.