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Codice della Strada, corsa contro il tempo per gli automobilisti: solo tre mesi per adeguarsi alla legge o rischi grosso

Occorre mettersi in regola o il rischio è evidente con le nuove regole del Codice della Strada approvato da poche settimane.

Ogni anno il governo italiano interviene sul Codice della Strada per adeguarlo alle nuove esigenze della mobilità e garantire maggiore sicurezza a cittadini e infrastrutture. Le modifiche rispondono spesso a cambiamenti sociali, tecnologici e ambientali, come l’aumento dei mezzi elettrici o le sfide legate alla sostenibilità. Inoltre, l’obiettivo è ridurre incidenti e migliorare la qualità della vita di pedoni, ciclisti e automobilisti.

Tra le modifiche più recenti si trovano norme volte a incentivare l’uso di mezzi ecologici e la micromobilità. Ad esempio, sono state introdotte regole più precise per monopattini elettrici, con limiti di velocità, obbligo di casco per i minori e luci obbligatorie. Parallelamente, è stata inasprita la tolleranza zero per chi guida sotto l’effetto di alcol o droghe.

Un’altra area di intervento riguarda i parcheggi e le zone a traffico limitato. Sono stati ampliati i poteri dei comuni per regolamentare aree urbane, promuovendo la mobilità sostenibile. Inoltre, sono aumentate le sanzioni per chi parcheggia in spazi riservati a disabili o commette infrazioni gravi come il passaggio con il semaforo rosso.

Ma non mancano le modifiche al Codice attinenti alla vettura vera e propria, non alle strade o alla sicurezza. È stata approvata infatti una norma che cerca di contrastare un fenomeno che in Italia sta dilagando ed è ritenuto poco consono da gran parte della popolazione.

Caro assicurazioni ed escamotage

Negli ultimi anni, per quanto riguarda soprattutto le autovetture, le assicurazioni sono aumentate considerevolmente anche oltre il normale decorso dei tempi. Vuoi per il costo crescente dei risarcimenti, vuoi per le frodi assicurative, è un fenomeno che non è destinato ad arrestarsi. Ma, come spesso accade, l’italiano ha trovato un escamotage per contrastare tutto ciò.

Infatti non è raro vedere circolare per le nostre strade auto con una targa straniera, con palesemente a bordo persone che non sono certamente turisti che arrivano dall’estero. L’escamotage per aggirare il caro-assicurazioni consiste nel far immatricolare un veicolo all’estero, che poi torna in Italia “in affitto”. In questo modo le tariffe assicurative sono più economiche proprio perché non italiane.

Targhe straniere (Pixabay) IlFogliettone

La stretta del nuovo Codice

Per contrastare le manovre di questi furbetti, una nuova norma regola più severamente e con più dettagli l’utilizzo di macchine straniere all’interno dei nostri confini. Dei 53.000 veicoli circa, attualmente immatricolati con targa estera, ben 35.000 sono nel napoletano e le targhe più diffuse sono quelle polacche e bulgare. Questo comporta che in caso di sinistro occorre rivolgersi a compagnie estere che significa rallentamento o congelamento delle pratiche.

Adesso c’è una vera e propria stretta. Cioè, non sarà vietato utilizzare vetture con targa straniera, ma lo si potrà fare per un periodo limitato di tre mesi, superato il quale scatta l’obbligo di nuova immatricolazione del veicolo con il conseguente adeguamento alle normative italiane.

Pubblicato da
Bernardo Stefanini