Essere genitori oggi non è affatto facile, presi come siamo dal tran tran quotidiano, dallo stress, dalla tendenza a voler ottenere spesso dimenticando di essere, di rallentare il ritmo e di prenderci importanti momenti per noi e per i piccoli componenti della famiglia che abbiamo scelto di avere. Famiglia che è fondamentale nei primi anni di vita dei bambini, quelli in cui apprendono, capiscono e immagazzinano a livello istintivo tutto ciò che diverrà il loro comportamento nel corso della crescita.
Laila Cresta, educatrice nella scuola primaria da ben quarant’anni, ci conduce per mano, con linguaggio semplice e immediato, a effettuare un percorso sereno, equilibrato, proprio auspicando un riavvicinamento al metodo con cui ci hanno educati i nostri nonni, per riappropriarci del ruolo di saggi adulti, e sottolineando l’importanza di non considerare i bambini come degli esserini assolutamente non in grado di percepire le nostre ansie e frustrazioni, che spesso si trasformano in lacune e debolezze educative, bensì mantenerci fermi nella posizione di educatori, appunto. Perché è proprio attraverso i nostri cedimenti che potremmo generare un comportamento capriccioso, è in base a quanto siamo in grado di capire il linguaggio istintivo del bambino che possiamo creare lo spartiacque tra ciò che lui esigerebbe e ciò che invece è giusto che riceva, è dal modo in cui agiamo e rispondiamo che stimoliamo la sua curiosità e creatività. Ed è dal modo in cui ci interfacciamo con loro che li spingiamo a fare domande a cui possiamo far seguire una spiegazione che abbia un senso e di conseguenza educarli ad accettare anche il no, perché saremmo in grado di illustrare loro la motivazione a quel diniego. Per l’autrice è molto importante proprio dare, fin dai primi anni di vita, le basi per quella che sarà poi la loro vita in comunità con altri bimbi, dal nido fino alle scuole medie primarie, ed è fondamentale ritornare indietro nel tempo quando un metodo autoritario da parte delle insegnanti non era visto come una mancanza di rispetto nei confronti della sensibilità dei piccoli, quando il pianto non motivato – perché i genitori di un tempo riuscivano a capire con maggiore lucidità quando si trattava solo di capricci -, veniva volutamente ignorato per non far subentrare quel meccanismo automatico che i piccoli sono istintivamente molto bravi a usare come ricatto morale. Il senso di colpa dei genitori moderni per non riuscire a trascorre tanto tempo con i figli, perché presi dagli impegni lavorativi che li tengono lontani per l’intera giornata, li spinge a essere troppo cedevoli, persino a compiangere i figli per gli sforzi che devono fare a scuola, come se fosse un sacrificio enorme per i loro piccoli, dimenticando che invece, come sottolinea Laila Cresta, in molte parti del mondo è un privilegio riservato a pochi e che è il modo migliore per farli crescere, socializzare, apprendere, e uscire dalla campana di vetro sotto cui spesso si tende a volerli tenere.
Col buonsenso dei nonni: Come far crescere i bambini oggi
Laila Cresta
Editore: Delos Digital
Ebook euro 2. 99
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Laila Cresta
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