Colpo da un miliardo di euro nel Castello di Dresda, da cui sono stati trafugati i gioielli del tesoro di Sassonia in quello che potrebbe essere il piu’ piu’ grande furto d’arte del dopoguerra. Teatro del furto il castello Residenzschloss, la residenza del principe elettore sassone Augusto il Forte, e la famosa camera della Volta verde. Il bottino e’ composto per lo piu’ di gioielli antichi mentre sono stati tralasciati vasi e dipinti, probabilmente perche’ troppo ingombranti. Il castello e’ stato circondato dalle forze di sicurezza tedesche ma gli autori del furto erano gia’ riusciti riusciti a fuggire. I ladri sono entrati in azione alle 5 del mattino, provocando un incendio in una cabina elettrica in modo da togliere corrente al Castello. Successivamente alcuni di loro sono entrati da una finestra laterale che immette alle collezioni d’arte.
La camera delle “Gruene Gewoelbe” o della volta verde fu fatta costruire dall’elettore sassone Augusto il Forte (1670-1733) tra il 1723 e il 1730 e oggi e’ stata trasformata nel museo delle Volte verdi diviso in due sezioni. La parte storica si trova al piano terra della Residenzschloss nella sala originale completamente restaurata nel 2006 dopo i bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Un piano piu’ in alto, la Nuova Volta Verde che ospita singoli pezzi speciali. In totale il museo e’ formato da 10 sale affrescate in cui sono esposti 3 mila pezzi di gioielleria, pietre preziose e capolavori in oro, argento e avorio. Il premier della Sassonia, Michael Kretschmer, si e’ restato sul posto e ha condannato un furto che, ha osservato, “non riguarda solo una collezione d’arte statale ma noi Sassoni”. “I tesori che si trovano nella Volta verde e nel castello sono stati pagati a caro prezzo dai sassoni nei secoli, non si puo’ capire la storia del nostro popolo e, il nostro Stato libero, senza la Volta verde e le collezioni d’arte statali della Sassonia”.