L’isolamento termico ha assunto una sempre maggiore importanza in campo edilizio: l’obiettivo di tutte le operazioni ed i tutti i sistemi che rientrano in quella che viene chiamata anche coibentazione è quello di evitare lo scambio del flusso termico tra due ambienti con temperature differenti. In altre parole, lo scopo dell’isolamento termico è quello di mantenere il calore all’interno degli edifici durante i mesi più freddi. Affinché non ci sia uno scambio di flusso termico con l’esterno è necessario che il sistema di isolamento sia in perfette condizioni. Per verificarne lo stato si può ricorrere all’utilizzo di una termocamera a infrarossi, uno speciale dispositivo che permette di misurare l’energia termica degli ambienti e quindi di rilevare la presenza delle eventuali lacune nel sistema di isolamento. Ma questa è solo una delle tante possibili applicazioni di queste particolari telecamere.
A cosa serve e che vantaggi porta la termocamera a infrarossi
La termocamera a infrarossi è un dispositivo in grado di realizzare riprese termografiche. Essendo sensibile alle radiazioni infrarosse, sul suo display non mostra quello che viene inquadrato nel modo in cui lo vede l’occhio umano, ma riproduce delle mappe di temperatura. Si tratta di uno strumento diverso dal normale termometro a infrarossi, perché questo si limita a misurare la temperatura su un unico punto, mentre le termocamere riescono ad effettuare misurazioni di aree più estese. Questo permette di effettuare rilevazioni quando a occhio nudo non è facile individuare con esattezza l’area di interesse (come può accadere nelle verifiche dell’isolamento termico), ma anche quando la superficie o il corpo che si intende analizzare è in movimento. Le termocamere sono molto semplici da usare: come delle normalissime macchine fotografiche, basta inquadrare la zona interessata e scattare.
Componenti principali e funzionamento del dispositivo
Il funzionamento delle telecamere a infrarossi avviene attraverso quattro elementi fondamentali, che sono la lente, il sensore, il processore ed il display; a queste componenti, in alcuni modelli si aggiunge anche la memoria. Come si sa, ogni corpo emette una radiazione termica: la lente della termocamera riesce a convogliare queste radiazioni verso il sensore, che reagisce emettendo degli impulsi elettrici verso il processore, che ha il compito di tradurre gli impulsi nella mappa che viene mostrata sul display.
Nella mappa termica ad ogni colore corrisponde una specifica temperatura. Le zone che vengono mostrate con una tonalità tendente al blu o al viola sono quelle più fredde, mentre quelle che vengono mostrate con le tonalità del rosso e del giallo sono quelle più calde. Questo sistema permette di individuare in modo immediato le diverse temperature, quindi le fonti di calore, i componenti surriscaldati, gli sprechi di energia termica, le falle nell’isolamento termico e così via.
Applicazioni e scelta del modello
Essendo utilizzata in svariati ambiti, dall’industria alimentare alla sanità pubblica, dalle operazioni di ricerca e salvataggio ai sistemi antincendio, dall’edilizia al settore del condizionamento dell’aria, in commercio sono presenti dispositivi con diverse caratteristiche. Tenendo conto di quello che è l’utilizzo principale per cui verrà acquistato, nella scelta del modello da comprare è necessario tenere conto di diversi fattori.
Prima di tutto si deve verificare la gamma di temperatura supportata, quindi la minima e la massima rilevabili; poi bisogna controllare le caratteristiche del sensore, la sensibilità termica, il tipo e la distanza di messa a fuoco, la precisione, la tipologia e la risoluzione del display e le dimensioni. Sul sito di RS Components è possibile utilizzare i filtri di ricerca per impostare le caratteristiche desiderate, ma anche per selezionare i modelli destinati a specifiche applicazioni.
