Commissione Antimafia Sicilia, auditi i protagonisti stagione strage
La relazione della commissione Antimafia guidata da Claudio Fava sui depistaggi di via D’Amelio arriva “dopo un ciclo di audizioni che ha ripercorso i fatti attraverso diversi testimoni di quella stagione, tutti a vario modo protagonisti – per ragioni d’ufficio giornalistico, investigativo o giudiziario – delle indagini sulla strage di via D’Amelio”. Lo si legge nel testo illustrato alla stampa questo pomeriggio all’Ars.
“La Commissione – si legge ancora – ha acquisito e utilizzato tutti gli atti giudiziari ostensibili, documentazioni e corrispondenze (anche personali), nonché i verbali delle testimonianze rese nel corso del processo di Caltanissetta dai magistrati Ilda Boccassini, Fausto Cardella, Nino Di Matteo, Anna Palma e Roberto Sajeva: ciascuno di loro – è scritto nella relazione – è stato invitato per essere audito dalla nostra commissione ma tutti, adducendo diverse giustificazioni, hanno scelto di declinare l’invito”.
Sempre nella relazione si legge anche l’elenco di chi è stato audito: due degli inquirenti che all’epoca si occuparono dei processi Borsellino 1, bis e ter (i magistrati Paolo Giordano e Carmelo Petralia); uno degli inquirenti che si è occupato del Borsellino quater (il magistrato Nico Gozzo), l’ex responsabile del servizio ispettivo del DAP (il magistrato Alfonso Sabella); l’ex Procuratore Nazionale Antimafia (il magistrato Pietro Grasso); la presidente di sezione del Tribunale di prevenzione di Napoli (il magistrato Angelica Di Giovanni); i difensori di alcuni imputati falsamente accusati da Scarantino e dagli altri sedicenti “pentiti” (gli avvocati Giuseppe Scozzola e Rosalba Di Gregorio); uno degli investigatori di punta del gruppo investigativo Falcone/Borsellino (il dottor Gioacchino Genchi); il più stretto collaboratore di Paolo Borsellino (il colonnello dei carabinieri Carmelo Canale); due giornalisti che, in tempi diversi, sono stati testimoni di alcuni degli avvenimenti che hanno caratterizzato questo depistaggio (Salvo Palazzolo del quotidiano La Repubblica ed Angelo Mangano, ex corrispondente di Italia 1).