Il direttore esecutivo dell’agenzia Frontex per i controlli di frontiera dell’Ue, Fabrice Leggeri, ha presentato le sue dimissioni a seguito della pubblicazione di un rapporto dell’Olaf, l’Ufficio anti frode dell’Unione, che ha indagato sulla sua condotta, le accuse disfunzionamento dell’Agenzia e le denunce della stampa e delle Ong riguardo a operazioni di respingimento illegale dei migranti in mare che ha coperto o addirittura effettuato essa stessa. Lo ha confermato la Commissione europea durante il suo briefing di mezzogiorno per la stampa, oggi a Bruxelles. Il portavoce capo della Commissione, Eric Mamer, ha riferito che era in corso una riunione del management board di Frontex per esaminare il rapporto dell’Olaf e la lettera di Leggeri, e decidere se accettare le dimissioni del suo direttore, che era in carica dal 2015.
E così nel primo pomeriggio il Consiglio d’amministrazione di Frontex ha accettato a Varsavia le dimissioni di Leggeri, e di altri due membri del proprio personale, dopo aver esaminato e valutato le conclusioni di un’indagine dell’Olaf, l’Ufficio antifrode dell’Ue, riguardo alla condotta di queste tre persone. “Alla luce delle indagini dell’Ufficio Ue antifrode (Olaf) nei confronti di tre membri del personale di Frontex, compreso il direttore esecutivo dell’Agenzia, il Consiglio di amministrazione si è riunito il 28 e 29 aprile 2022 per una riunione straordinaria, al fine di decidere le tappe successive”, si legge in un comunicato stampa dell’agenzia.