Compensazione crediti e debiti con P.A, in Sicilia vale 12 mld. Fiumefreddo: 23 mld di evasione nell’Isola

RIPARTIMPRESA A partire dal 6 giugno in tutti i nove capoluoghi capoluoghi di provincia siciliani sara’ attivato uno sportello

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CANCELLERI-E’ una Sicilia degli evasori quella tracciata da Antonio Fiumefreddo. In questi anni ha funzionato “un patto criminale che ha fatto pagare i poveretti. Negli ultimi 8 anni abbiamo avuto, invece, evasori per 23 miliardi di euro”, tuona l’amministratore unico di Riscossione Sicilia. Sotto accusa i settori degli appalti, dei trasporti, della movimentazione terra, della commercializzazione delle carni e del pesce. Poi sentenzia: “La mafia non paga le tasse e questi sono comparti fortemente inquinati”. Intanto, prende il via l’operazione “Ripartimpresa”. A partire dal 6 giugno prossimo, grazie a nove sportelli dedicati, le imprese e i liberi professionisti siciliani potranno compensare le cartelle esattoriali con i crediti vantati nei confronti della pubblica amministrazione. L’iniziativa riguarda 46mila aziende, 50mila professionisti, 12 miliardi in gioco. L’operazione e’ stata messa in piedi da Riscossione Sicilia sulla base di una proposta del M5S, sempre ignorata dal governo. Un emendamento in tal senso, targato M5S, e’ infatti stato bocciato dall’Ars in occasione delle ultime finanziarie regionali. I requisiti per potere mandare in porto l’operazione, che garantira’ ossigeno puro a tantissime imprese boccheggianti, sono pochi ma ferrei: i crediti nei confronti di Stato, Regioni, Comuni e aziende sanitarie ed ospedaliere dovranno essere non prescritti, certi, liquidi, esigibili e, soprattutto, certificati. “Ripartimpresa” nasce da una proposta del M5S lanciata in commissione Bilancio all’Ars, raccolta da Riscossione Sicilia, dopo essere stata colpevolmente e reiteratamente ignorata dal governo regionale e dalla maggioranza. “La richiesta della compensazione debiti/crediti delle imprese – afferma il deputato regionale M5s, Giancarlo Cancelleri (foto)- era stata avanzata da noi anche in occasione delle ultime finanziarie, ma l’emendamento relativo e’ stato sempre bocciato”.

La compensazione debiti/crediti dovrebbe togliere anche parecchie castagne dal fuoco a Riscossione Sicilia, ridando ossigeno ai suoi asfittici bilanci, visto che la societa’ beneficera’, per ogni operazione andata in porto, dell’aggio dell’8 per cento. I numeri che “Ripartimpresa” porta in dote sono a dir poco clamorosi. I dati forniti da Banca d’Italia, Mef e Unimpresa raccontano di un debito di circa 12 miliardi della pubblica amministrazione nei confronti della aziende siciliane. Da questo dato, tra l’altro, sono fuori i professionisti (che potranno pure beneficiare della compensazione) che sono valutabili nell’ordine di 50 mila unita’. “Dodici miliardi – osserva Cancelleri – e’ una cifra spaventosa. Se solo si riuscisse a compensarne una parte, l’intera economia isolana ne trarrebbe un enorme beneficio, evitando anche il possibile tracollo di numerose imprese”. La Sicilia e’, infatti, tra le Regioni piu’ lente a pagare le imprese. Nell’elenco dei 500 enti piu’ veloci a saldare le pendenze con le aziende, stilato dal MEF e relativo al 2015, appena undici sono in Sicilia, con il primo (Comune di Gravina di Catania) solo all’ 86esimo posto.

L’azzeramento dei debiti previdenziali, inoltre, consentira’ a tantissime imprese di risalire sulla giostra degli appalti, da cui erano state estromesse a causa del durc (il documento che attesta la regolarita’ contributiva) non in regola. Il totale delle aziende che in Sicilia vantano un credito nei confronti della pubblica amministrazione sono 46.118. Di queste 28.723 operano nel settore dell’edilizia, 16.567 in quello dei servizi e 828 in quello industriale. Non e’ noto il dato relativo ai professionisti che puo’ essere valutato nell’ordine di 50 mila unita’. Le pendenze nei confronti della PA che possono essere azzerate dai crediti vantati sono praticamente tutti i tipi di tributo: Iva. contributi previdenziali, Ici, Tari, Tasi, multe automobilistiche. Le modalita’ della compensazione. A partire dal 6 giugno in tutti i nove capoluoghi capoluoghi di provincia siciliani sara’ attivato uno sportello “Ripartimpresa”, a questo potranno fare riferimento i cittadini per chiedere la compensazione. La richiesta di compensazione potra’ essere fatta dai cittadini anche tramite il sito internet di Riscossione Sicilia.