Oggi “7 ottobre Vladimir Putin celebrerà il suo 70esimo compleanno in compagnia dei leader dei paesi della Comunità di Stati Indipendenti, CSI”. Così scrive il politologo russo Sergej Markov in un post, dove aggiunge: “i leader mondiali gli faranno gli auguri online. È chiaro che i capi di stato di Cina, India, Brasile, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Turchia e Iran si congratuleranno molto amichevolmente con Putin. Ma anche un solo leader di un paese europeo oserà congratularsi con Putin? Orban? Macron?”.
Il dubbio di Markov è legittimo e naturale. Riflette la situazione di estrema rottura, frutto della guerra in Ucraina. E forse la data di entrata in vigore del nuovo pacchetto di sanzioni Ue alla Russia (il 7 ottobre appunto) risponde al quesito. E se è ovvio dire che Vladimir Putin sembra decisamente molto più isolato che in passato rispetto all’Ovest, un fatto è che sono davvero un lontano ricordo i compleanni del leader festeggiati in compagnia di capi di governo europei. Non a caso nella data cade un incontro informale dei capi di stato e di governo dei paesi della Comunità di Stati Indipendenti, la CSI, frutto dello sgretolamento definitivo dell’Unione Sovietica: si tiene infatti quest’anno proprio oggi, 7 ottobre a San Pietroburgo, come ha confermato il segretario stampa presidenziale russo Dmitry Peskov: “Di norma – dice – il protocollo non lo prevede mai (gli auguri, ndr). E spesso i regali vengono trasferiti tramite il cerimoniale. Ma, ovviamente, tutti si conoscono da più di un anno o anche più di un decennio, quindi probabilmente si faranno gli auguri, in modo puramente amichevole”.
Va notato che il primo ministro armeno Nikol Pashinyan e il presidente azero Ilham Aliyev hanno confermato la loro partecipazione al vertice informale della CSI nella capitale degli zar, città natale di Putin. Entrambi i leader caucasici sono attualmente a Praga, in un contesto ben diverso, anzi opposto: il primo incontro della “Comunità politica europea” che riunisce l’intero continente tranne appunto Mosca e Minsk. Potrebbero essere un anello di congiunzione Pashinyan e Aliyev già divisi tra loro da un conflitto che si trascina da anni? Difficilmente. Il vertice Csi si può dire appartiene alla tradizione della cifra tonda. Nel 2002 Putin ha festeggiato il suo 50esimo compleanno al vertice della Csi a Chisinau. Ma oltre agli incontri istituzionali, per il compleanno di Putin è sicuramente previsto un programma familiare. Peskov non ha fornito dettagli. Ma è già accaduto, da quando ha cominciato a giocare a hockey, che Putin passasse la serata del suo compleanno sul ghiaccio della Night Hockey League, con gli amici di sempre: Arkady e Boris Rotenberg e Gennady Timchenko, ma anche il ministro della Difesa Sergey Shoigu, il campione simbolo dell’hockey sovietico prima e russo poi Vyacheslav (Slava) Fetisov (che gli ha insegnato a stare in piedi sui pattini) e il jazzista Igor Butman.
Ma il clima è cambiato, forti incognite per tutti, non solo per l’Ucraina dove la guerra continua con violenza crescente. Anche per lo stesso Putin nato il 7 ottobre di 70 anni fa nell’allora Leningrado (San Pietroburgo), con il suo passato nei servizi segreti sovietici prima e russi poi. La mobilitazione decisa da Putin il 21 settembre con l’effetto boomerang di un malcontento diffuso e fughe di massa. Lo scontro violento tra falchi, le critiche ai vertici militari e la figura del ceceno Ramzan Kadyrov sempre più debordante. Considerato per i primi anni di presidenza una garanzia di stabilità in Russia per l’Ovest, Putin oggi – al suo quarto mandato presidenziale – spegnerà le candeline sullo sfondo di minacce nucleari sempre più inquietanti e uno scontro mai visto tra Mosca e Ovest, secondo alcuni osservatori. Sotto un vento che nonostante lo sguardo impassibile di Putin procura più di una ruga di preoccupazione. askanews