Anomalie e incongruenze nei conti, informazioni parziali e intempestive sui bilanci: non fa sconti al Comune di Palermo la Corte dei Conti che ha depositato la delibera di verifica sui rendiconti dell’ente 2015 e 2016. In 98 pagine i giudici contabili mettono in guardia l’amministrazione sulle gravi criticita’ emerse spulciando i dati forniti dal Comune quasi mai nei tempi dovuti e con le informazioni richieste.
Sotto la lente dei giudici i debiti delle partecipate, Amat, Amap, Rap ma anche i contenziosi delle societa’ fallite Amia e Gesip. E ancora il Fondo crediti di dubbia esigibilita’, il fondo pluriennale vincolato e i residui persistenti. La reazione delle opposizioni non si fa attendere. “Le dimissioni del Sindaco, con il durissimo responso della Corte dei Conti sul Comune di Palermo, risultano non piu’ prorogabili”, dicono in una nota i consiglieri comunali del MoVimento 5 Stelle. E annuncia battaglia Fabrizio Ferrandelli che sfido’, per il centrodestra orlando alle ultime elezioni.[irp]
“Sono pronto, qualora Orlando continuasse a fregarsene davanti l’evidenza a recarmi dal notaio e a rassegnare il mio mandato insieme a tutti gli altri consiglieri comunali necessari al decadimento del consiglio – dice- per dare un ulteriore freno a questa amministrazione che e’ una sciagura per Palermo e ha fatto dimenticare perfino quanto di buono era stata capace di fare anni addietro”. Molto preoccupati i giudizi della Corte anche sulle partecipate del Comune per cui non sarebbe stato rispettato l’obbligo “di trasmettere con cadenza semestrale la relazione sulla condizione economico-finanziaria”. “Tale omissione risulta particolarmente censurabile in considerazione del grave stato di salute delle societa’ partecipate e delle gravi criticita’ gestionali emerse in sede di verifica amministrativo contabile effettuata dai servizi ispettivi dalla Ragioneria generale dello Stato”.