I comuni alla canna del gas e Crocetta pensa a un mutuo. Ars chiude lavori per mancanza di deputati

SICILIA AL PALO Finanziamenti a pioggia a teatri e fondazioni. Su 90 parlamentari in Aula presenti soltanto 6. Il presidente: “Non possiamo procedere”

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In Sicilia manovra al palo. Infatti, si parte con il piede sbagliato: la norma finanziaria doveva essere incardinata ieri in Aula. Il presidente vicario Antonio Venturino ha deciso di non procedere ai lavori, in presenza di un numero di deputati “irrilevante”. Egli stesso ha constatato: “non possiamo procedere con soli sei deputati presenti in Aula”. Venturino ha rifiutato per lo stesso motivo di mettere ai voti la pregiudiziale presentata dal deputato di FI Giuseppe MIlazzo che aveva chiesto di rinviare in commissione bilancio la manovra di assestamento. “Si era detto che si tratta di una manovra urgente in favore dei comuni, ma all’interno non ci sono fondi per i comuni” ha commentato MIlazzo. Se ne parlerà lunedi 28 alle 11. Con l’auspicio che i banchi di Sala d’Ercole non resteranno ancora vuoti. Intanto, ritornano i finanziamenti a pioggia. Il Luglio Musicale Trapanese, il Teatro Pirandello di Agrigento, Castelbuono jazz festival, la Biblioteca Fardelliana di Trapani e perfino il teatro Mandanici di Barcellona Pozzo di Gotto (Me). Sono solo alcuni dei beneficiari delle risorse all’articolo 12 della manovra finanziaria di assestamento, ancora in discussione in Aula.

La tentazione di liquidare fondi a fondo perduto, non ha abbandonato i parlamentari che non hanno perso occasione, durante i lavori in Commissione bilancio, di inserire nelle pieghe di una manovra correttiva della spesa pubblica in favore di emergenze come comuni e i precari, anche alcuni enti privati: 100 mila euro al Teatro Pirandello di Agrigento, 100 mila euro alla Fondazione Famiglia PIccolo di Calanovella, 50mila euro al Luglio Musicale Trapanese, 70 mila euro alla Biblioteca Fardelliana di Trapani, 150 mila euro al Teatro Mandanici di Barcellona Pozzo di Gotto, 300 mila euro alla fondazione Franco e Piera Cutino, 100 mila in favore dell’associazione Rises, 50 mila euro alla FZondazione Leonardo Sciascia e altri 50 mila al Centro Studi pirandelliani, 100 mila euro al Centro Padre Nostro. Compaiono inoltre 180 mila euro in favore dell’ISAS e 150 mila euro destinati al consorzio CSEI. La manovra cosi varata dalla commissione bilancio dell’Ars attende ora il verdetto dell’Aula che si riunira’ nel merito da lunedi alle 18. Rimane la delicata questione delle risorse che la Regione deve ancora trasferire ai Comuni.

E così il governo Crocetta ricorre a un mutuo per impedire il dissesto finanziario dei comuni siciliani, in attesa che arrivino i fondi Pac senza i quali molti sindaci siciliani non saranno in grado di chiudere i bilanci. Lo ha annunciato lo stesso assessore all’Economia Alessandro Baccei che ha conferma la mossa del governo per evitare il default finanziario che riguarderebbe l’80% dei comuni in Sicilia: presentare un emendamento alla manovra di assestamento del bilancio per accendere un mutuo con Cassa depositi e prestiti in attesa che il governo con maggiore calma avvii le procedure attraverso il Cipe per ottenere i fondi Pac. “Ancora non sappiamo quale possa essere l’importo esatto – ha avvertito Baccei – dipende dal livello di indebitamento pregresso della Regione”, anche se la cifra che manca ai comuni e’ di 50 milioni. “Ma c’e’anche un problema di tempi, la legge deve essere pubblicata entro il 5 dicembre per permettere alla Regione di accendere il mutuo e alla Cassa depositi e prestiti di erogare ai comuni le somme per poter chiudere i bilanci entro l’anno”.