Sono stati tutti “eliminati” gli uomini armati che hanno lanciato un assedio, durato quasi venti ore, contro un lussuoso complesso alberghiero in Kenya, attacco in cui hanno perso la vita almeno quattordici persone. Lo ha annunciato il presidente del Paese, Uhuru Kenyatta. Centinaia i civili tratti in salvo. L’assalto è stato rivendicato dagli integralisti al Shabaab, gruppo somalo legato ad al Qaida, che ha ripetutamente preso di mira il Kenya da quando il Paese ha inviato l’esercito in Somalia – ottobre 2011 – per combattere il gruppo jihadista.
Almeno un kamikaze si è fatto saltare in aria e terroristi armati sono stati coinvolti in vari scontri a fuoco durante l’assalto al DusitD2, complesso nella capitale Nairobi che comprende un hotel con 101 camere, spa, ristorante e uffici. Vedere i terroristi islamici armati fino ai denti e i civili in preda al panico fuggire ha ricordato ai keniani l’attacco del 2013 degli al Shabaab contro il centro commerciale Westgate, che provocò 67 morti in un assedio che durò oltre quattro giorni e scatenò durissime polemiche sull’inadeguatezza delle forze di sicurezza. In un intervento alla televisione, Kenyatta ha dichiarato che 700 civili sono stati tratti in salvo durante l’attacco al DusitD2, mentre il rapido ed efficace lavoro delle forze di sicurezza è stato questa volta elogiato dalla stampa locale.
“Posso confermare che…l’operazione di sicurezza al Dusit è terminata e tutti i terroristi sono stati eliminati”, ha detto Kenyatta in un discorso alla nazione, “Ad ora, abbiamo avuto conferma di quattordici vite innocenti perse a causa dei terroristi, con altre persone ferite”. Fonti di polizia avevano poco prima parlato di quindici morti accertati. Le immagini delle telecamere di sicurezza riprese dalla stampa locale hanno mostrato quattro uomini armati vestiti di nero e pesantemente armati entrare nel complesso ieri pomeriggio. Almeno uno di loro si è fatto esplodere all’inizio dell’attacco. Una fonte di polizia ha indicato che due terroristi sono stati uccisi mercoledì mattina dopo una prolungata sparatoria.
“I due avevano una bandana rossa legata intorno alla fronte e pallottole legate intorno al petto”, ha affermato un responsabile delle forze dell’ordine, “Ognuno aveva un AK47 che è stato messo in sicurezza”. L’attacco è iniziato intorno alle 15 del pomeriggio (le 13 in Italia), con una fortissima esplosione seguita da colpi di arma da fuoco e rapide richieste di aiuto su Twitter. Tra le vittime c’è un cittadino statunitense, ha confermato un responsabile del Dipartimento di Stato. Un responsabile della camera mortuaria ha segnalato da parte sua undici vittime keniane, una britannica, una senza documenti oltre al corpo non identificato di un adulto maschio.