Concluso con successo recupero speleologo bloccato in grotta
L’uomo era rimasto a 300 metri di profondita’ in seguito ad una scivolata sulla roccia
Si e’ conclusa con successo, dopo estenuanti ore ed ore di lavoro tenace da parte di decine di persone del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), l’operazione che ha portato al recupero di uno speleologo francese che da giovedì era bloccato nella grotta Fiat Lux sul massiccio del Marguareis nel Comune di Briga Alta (Cuneo). L’uomo era rimasto a 300 metri di profondita’ in seguito ad una scivolata sulla roccia resa viscida dal fango che lo aveva fatto cadere in una fessura. Un suo compagno di escursione era uscito dalla grotta dando immediatamente l’allarme al Soccorso Alpino e Speleologico; una squadra che si trovava in zona e’ immediatamente entrata in grotta raggiungendo il malcapitato e riuscendo intanto a estrarlo dalla fessura dove era rimasto bloccato. L’intervento ha impegnato un totale di circa 60 persone tra tecnici e sanitari provenienti da Piemonte, Toscana, Liguria, Veneto, Lombardia e Friuli Venezia Giulia.
Immediatamente sono partite le operazioni di soccorso e lo speleologo e’ stato posizionato all’interno di una tenda riscaldata, montata nella grotta mentre le squadre confluite sul posto hanno iniziato le operazioni di attrezzamento delle verticali per effettuare il recupero. Un medico del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico ha sempre assistito e monitorato lo speleologo, mentre una squadra di telefonisti ha posizionato un cavo telefonico che dall’esterno della grotta arrivava fino alla tenda medicalizzata. I collegamenti telefonici hanno cosi’ permesso alla direzione delle operazioni di avere costantemente informazioni in tempo reale sulle condizioni del paziente e sull’andamento del soccorso.
Grazie ai sanitari e ai tecnici del CNSAS, l’uomo ha potuto riposare, protetto dalla tenda riscaldata montata piu’ volte lungo il percorso che veniva fatto per tornare in superficie, mentre venivano approntati una serie di dispositivi di sollevamento su corda che hanno permesso alle squadre di recuperare lo speleologo in difficolta’ dandogli un sostanziale aiuto alla risalita verso l’uscita. L’uomo e’ sempre stato cosciente e collaborativo anche se molto provato, quindi le operazioni di recupero sono state intervallate da lunghe pause per consentirgli di riposare e rifocillarsi. All’uscita dalla grotta la squadra di tecnici del CNSAS della Delegazione Alpina di Mondovi’ ha provveduto a trasportare l’uomo in barella e trasportarlo fino al rifugio Don Barbera dove e’ stato raggiunto da un’ambulanza medicalizzata 4×4 messa a disposizione dal Comune di Garessio. Da qui lo speleologo e’ stato poi condotto in ospedale.