Il giudice monocratico di Roma ella Capitale, Marco Marocchi, ha emesso una sentenza di tre anni di reclusione per Andrea Piazzolla, l’ex collaboratore di Gina Lollobrigida, accusato di aver sottratto fondi alla celebre attrice scomparsa nel gennaio scorso. Il reato contestato è quello di circonvenzione di incapace. L’ex tuttofare di Gina Lollobrigida dovrà affrontare una provvisionale immediatamente esecutiva di mezzo milione di euro a favore dei familiari della defunta attrice. La decisione del giudice prevede anche una multa di mille euro per Piazzolla. Inoltre, è stato stabilito il dissequestro della villa situata sulla Via Appia Antica.
Il tribunale di Roma ha emesso la sentenza dopo aver convocato l’ex collaboratore dell’attrice, sostenendo che Piazzolla è colpevole di aver abusato della fiducia e della vulnerabilità di Gina Lollobrigida. Il figlio della grande attrice, Milko Skofic, ha commentato la sentenza, dichiarando: “È comunque un dolore, ma la sentenza fa giustizia. La verità è che non si doveva proprio arrivare a questo. Si tratta di una vicenda amara che non doveva proprio succedere. Sono arrivato psicologicamente svuotato a questa sentenza”. Skofic ha espresso il suo rammarico per il tempo perso e per non essere stato al fianco di sua madre durante questo difficile periodo.
L’avvocato Michele Gentiloni Silverj, rappresentante legale della famiglia di Gina Lollobrigida, ha dichiarato: “Un giudice estremamente preparato del tribunale di Roma ha riconosciuto la ragionevolezza delle nostre ipotesi e finalmente, dopo oltre 5 anni, è stata fatta giustizia.” L’avvocato ha sottolineato l’importanza della sentenza nel porre fine a una vicenda lunga e dolorosa per la famiglia Lollobrigida.