Si aprono le porte del carcere per il cardinale Pell, condannato per pedofilia. Il tribunale di Melbourne ha ordinato il suo arresto e i suoi avvocati hanno rinunciato a chiedere alla corte di mantenere il loro cliente in libertà in attesa di processo in appello come inizialmente avevano annunciato.
A Pell è stata revocata la libertà su cauzione dopo essere stato dichiarato colpevole di abusi sessuali su due chierichetti di 12 e 13 anni nel 1996 e 1997 quando era arcivescovo di Melbourne. Una delle due vittime è morta di overdose, mentre l’altra ha dichiarato di aver vissuto per tutta la vita nella vergogna e nella depressione. Marge Crawford è il legale che l’ha seguito.
“George Pell ha avuto i migliori avvocati e procuratori legali che i soldi possono comprare – dice – e questi uomini, questi bambini, che sono solo persone comuni, hanno dovuto subire gli abusi. È un sollievo, pensate a quei bambini. Lui è solo uno dei tanti”. La sentenza è prevista per il 13 marzo e la condanna potrebbe arrivare fino a 50 anni di carcere. Intanto il Papa ha sospeso dal Ministero il cardinale Pell, ex tesoriere del Vaticano, il più alto in grado nella gerarchia eccelsiastica ad essere condannato per pedofilia.