I partecipanti della conferenza di Palermo per la Libia chiedono la creazione al più presto di “nuovi meccanismi in grado di garantire la sicurezza a Tripoli”: lo afferma la bozza di dichiarazione finale ottenuta dall’agenzia russa Ria Novosti. I partecipanti lanciano un appello a “tutte le parti affinché venga perseguita la piena e tempestiva creazione di nuovi meccanismi in grado di garantire la sicurezza a Tripoli, basata su un nuovo dispiegamento dell’esercito regolare e delle forze di polizia, con l’obiettivo di sostituire le formazioni armate”, cita il testo della dichiarazione finale provvisoria, tradotto in russo.
La dichiarazione finale di Palermo rilancia così l’auspicio espresso dall’inviato speciale Onu per la Libia, Ghassan Salamè, l’8 novembre scorso, davanti al Consiglio di Sicurezza, sulla formazione di forze di polizia regolari capaci di garantire la sicurezza nella capitale libica e permettere così di “voltare pagina rispetto alla loro dipendenza dai gruppi armati per la propria protezione”. Gruppi armati protagonisti lo scorso settembre di violenti scontri a Tripoli, costati la vita a oltre 120 persone, e con cui l’inviato Onu ha negoziato un accordo di cessate il fuoco, seguito da un piano globale per la sicurezza della capitale libica.
L’intesa, aveva spiegato Salamé, mira a “fare in modo che i gruppi armati che operano nella città smettano di intimidire o controllare le istituzioni e che, a lungo termine, Tripoli sia protetta da forze di polizia regolari e disciplinate”. Per l’inviato Onu “il successo nella capitale è cruciale, non solo perché ospita gran parte delle istituzioni governative e il 30% della popolazione libica, ma anche perché quello che funziona a Tripoli può essere un modello da replicare in altre città del Paese”. Intanto, il premier Dmitri Medvedev ha annunciato che La Russia è pronta a sviluppare progetti economici in Libia. “Noi siamo pronti a collaborare con loro, siamo pronti a sviluppare progetti economici. Il paese è ricco, è un Paese con delle tradizioni e noi avevamo contatti molto avanzati”, ha affermato Medvedev. “Noi siamo interessati alla normalizzazione della Libia. E senza dubbio moltiplicheremo in questo senso i nostri sforzi”, ha concluso il capo del governo russo.