E ancora: “Non ho alcun motivo per attendere l’esito della verifica del Collegio nazionale dei Probi viri. Questa Confindustria non è nelle condizioni di agire in modo libero e di difendere la sua storia e la sua reputazione – dice ancora -. Come ho dichiarato giorni addietro alla stampa, Montante è il regista di ‘doppi giochi’. Ha agito in modo torbido contro me ed Alfonso Cicero riguardo a gravi ed inquietanti fatti debitamente rappresentati alla magistratura di Caltanissetta. Il ‘codice etico’ di Confindustria è rimasto lettera morta e le espulsioni si sono ridotte a una finzione. Nel corso del breve incontro con i componenti del Collegio dei probiviri – peraltro tenutosi in gran segreto in un albergo di Milano, piuttosto che in una sede ufficiale di Confindustria – ho rappresentato e consegnato loro un documento che allego al presente comunicato, in cui spiego i motivi delle mie dimissioni”. E conclude con un altro colpo: “A breve chiederò un’ audizione alla Commissione nazionale parlamentare antimafia per rendere noto quanto di allarmante sta accadendo nell’economia e nella vita pubblica in Sicilia”.
LA REPLICA “Ancora una volta siamo costretti a registrare dichiarazioni dell’ex presidente di Confindustria Centro Sicilia, Marco Venturi, che ledono nella loro gravità, oltre che l’immagine di Confindustria Sicilia, l’onorabilità dei suoi vertici associativi, a partire dal presidente Antonello Montante. È per questo che contravvenendo all’obbligo di riservatezza che finora ci siamo imposti per rispetto delle Istituzioni vogliamo ricordare a noi stessi che fino al giorno prima di rilasciare le dichiarazioni alla stampa, in nessuna occasione Venturi ha esternato alcunché in ordine a quanto gravemente affermato sui giornali”. Lo affermano i componenti del direttivo di Confindustria Sicilia e di Confindustria Centro Sicilia. “Anzi, fino al giorno prima dell’intervista è stato parte attiva, proponendo, condividendo e approvando atti e documenti inviati anche alle Istituzioni nei quali, in più circostanze, ribadiva unitamente ai firmatari il sostegno pieno e incondizionato al percorso portato avanti da Confindustria Sicilia e alla condotta di Antonello Montante – proseguono -. Su tale inchiesta il presidente Montante non ha mai rilasciato alcuna dichiarazione in quanto sia lui sia tutta Confindustria Sicilia hanno piena fiducia nell’operato dei magistrati e delle forze dell’ordine. Oggi, però, non possiamo non chiederci con inquietudine, cosa possa avere spinto Venturi a cambiare idea nel giro di 24 ore”.
BINDI “Se ci sono delle ombre sull’antimafia vanno fugate e io credo che ci si debba interrogare se l’antimafia sia servita soltanto a combattere la mafia o magare sia servita a qualcuno a precostituire posizioni di potere e privilegi”. Lo ha detto il presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi a Palermo, a margine di un dibattito alla Festa dell’Unita’, a proposito delle spaccature all’interno di Confindustria Sicilia, in prima linea sul fronte dell’antimafia. “Non ci devono essere secondi fini nella lotta alla mafia” ha concluso.
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