Confronto Berlusconi-Toti, l’ex premier apre a federazione

I principali nodi restano anche perche’ il Cav non intende recedere dalla leadership

Silvio_Berlusconi

Gli ostacoli sul tavolo sono ancora tantissimi. Certo, c’e’ stata l’apertura di Salvini ad un tavolo sul programma con il Cavaliere, perfino la volonta’ di fare un passo indietro sulla leadership, ma il ‘disgelo’ tra i due ancora non c’e’. L’ex premier continua a diffidare del segretario del Carroccio, anche per il suo carattere, a suo dire, non facile. I principali nodi restano anche perche’ Berlusconi non intende certo recedere dal voler essere la guida del centrodestra. Ma chi ha partecipato ieri al vertice a palazzo Grazioli, alla presenza dei capigruppo e di Ghedini e Letta, parla di passi in avanti nel processo di ricomposizione del centrodestra. O perlomeno il padrone di casa ha ribadito di voler preservare la coalizione, ritenendola “un valore supremo” e ha aperto ad una federazione. L’operazione parte dal rafforzamento del centro e i nuovi acquisti in arrivo nel gruppo (oggi singolarmente avrebbe incontrato diversi deputati tra cui Causin, D’Agostino, Labriola, Ottobre, Fucsia Nissoli, mentre Vezzali dovrebbe vederla la prossima settimana) oltre a quello gia’ annunciato oggi di Palese sono un segnale della direzione anti-deriva populista che intende imprimere l’ex presidente del Consiglio. Ma la convinzione del Cavaliere e’ quella di sbarrare soprattutto la strada ai Cinque stelle e convogliare tutte le forze che non siano Pd e M5s.

Per avere i numeri in Parlamento per governare, agognando anche a quel premio di maggioranza del 40% alla Camera previsto ora dalla legge vigente. Ieri si e’ ribadito che sulla legge elettorale se ne riparlera’ a settembre, che il voto e’ previsto nel 2018. E in questo ultimo scorcio di legislatura si tentera’ di allargare il campo. Nessun accordo al momento tra FI e Lega, Berlusconi pero’ la settimana prossima potrebbe recarsi a Genova per sostenere il candidato Bucci e poi la settimana successiva ai ballottaggi vedere Salvini. Ieri, riferiscono fonti parlamentari, Toti e’ stato netto nell’invitare l’ex premier a restare ancorato al maggioritario, a scegliere la classe dirigente dal basso, a mettere sul tavolo un confronto vero sulle regole, a dialogare con gli altri partiti del centrodestra in un discorso di pari’ dignita’. “Basta con la frammentazione, lavoriamo ad una unita’, poi se sia una federazione oppure una lista unica si vedra’ piu’ avanti”, il suo appello. Toni anche duri, anche se il Cavaliere ha ribadito la stima e l’amicizia nei confronti del governatore della Liguria. Ghedini avrebbe mediato (dopo aver riferito che i tempi della Corte di Strasburgo sulla sentenza legata alla legge Severino potrebbero essere lunghi) mentre Gianni Letta non avrebbe preso posizione. L’apertura alla federazione e l’intenzione di aprire un vero dialogo anche con i centristi (ma non e’ mai stato fatto il nome di Alfano, viene sottolineato) rappresentano comunque un viatico che fa ben sperare chi vuole che il centrodestra si presenti coeso e non a traino del Carroccio. Il Cavaliere oggi inoltre ha incontrato anche Emmanuel Mariani, padre romano di una figlia con handicap grave, a rischio sfratto che si era appellato proprio alla politica per avere un sostegno. L’ex premier era intervenuto in diretta a ‘Quinta colonna’ assicurando il suo impegno per aiutarlo.