Tecnici al lavoro fino all’ultimo per portare domani in Consiglio dei ministri il nuovo decreto semplificazioni, che conterrà anche la governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Per cercare di sciogliere i nodi del provvedimento, in particolare la questione dell’aggiudicazione degli appalti con il sistema del massimo ribasso e quella dell’ampliamento dei subappalti, gli incontri si sono susseguiti tutto il giorno a Palazzo Chigi.
Il presidente del Consiglio Mario Draghi (dopo aver visto il segretario del Pd Enrico Letta) ha riunito questa mattina la cabina di regia, a cui hanno partecipato i ministri dell’Economia Daniele Franco; della Transizione digitale Vittorio Colao; della Transizione energetica Stefano Cingolani; delle Infrastrutture Enrico Giovannini; del Lavoro Andrea Orlando; della Cultura Dario Franceschini; del Turismo Massimo Garavaglia; della P.A. Renato Brunetta; degli Affari regionali Elena Bonetti; della Salute Roberto Speranza; delle Politiche giovanili Fabiana Dadone; dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, collegato da Bruxelles.
Nel corso della riunione, sottolineano fonti di Palazzo Chigi, è stato convenuto che nel costruire i tre pilastri essenziali per l`attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza sarà seguito un “approccio unitario complessivo” che riguarderà contestualmente la progettazione della governance del Pnrr, le semplificazioni normative e un piano di reclutamento nella Pubblica Amministrazione. I primi due punti sono stati quindi ‘accorpati’ in un unico decreto (con una nuova bozza, ancora non definitiva) che dovrebbe andare domani in Cdm, mentre per quanto riguarda il reclutamento, la questione dovrebbe essere risolta la prossima settimana. In questo modo, spiega Palazzo Chigi, sarà assicurato “un quadro normativo appropriato, un modello di gestione efficace e un’adeguata disponibilità di competenze”.
Per quanto riguarda i temi controversi di appalti e subappalti, spiegano fonti di governo, nella cabina di regia è stato deciso di cancellare la reintroduzione del criterio del massimo ribasso, cosa chiesta con forza da Pd e Leu. Gli stessi partiti, per bocca di Orlando e Speranza, hanno anche chiesto a Draghi un confronto con le parti sociali sulla questione dei subappalti. Una richiesta accolta dal premier, che ha convocato i sindacati a Palazzo Chigi nel pomeriggio. “È stato tolto qualsiasi riferimento al massimo ribasso – ha detto il leader della Cgil Maurizio Landini al termine dell’incontro – e questo lo consideriamo positivo”. Invece per quanto riguarda il subappalto parte stasera “un confronto tecnico per vedere se anche su questa materia sia possibile trovare una soluzione”. La risposta arriverà dalla trattativa che, assicurano Cgil, Cisl e Uil, andrà avanti “fino a un’ora prima del Consiglio”, ancora non convocato. askanews