Adesso la lite è sui tempi, nel Pd ora il braccio di ferro è sulla durata del congresso, che Matteo Renzi vorrebbe rapido e che la minoranza chiede sia “serio e non una farsa”. La discussione in direzione, domani, potrebbe ruotare anche attorno a questo aspetto, per quanto apparentemente burocratico, e nemmeno leggendo statuto Pd e i regolamenti dei congressi precedenti si ricavano indicaizoni univoche. Lo statuto del partito, infatti, non prevede dei tempi minimi o massimi per il percorso congressuale. La parola “congresso”, in realtà, non viene nemmeno usata per la scelta del segretario nazionale: si parla solo di “convenzione” e di “procedimento elettorale articolato in due fasi”, la prima riservata agli iscritti, che si conclude appunto con la convenzione; la seconda, aperta a tutti, che di fatto è riassunta dai gazebo delle primarie.
REGOLAMENTO E’ dunque il regolamento, approvato volta per volta dalla direzione, a dettare i tempi. Nel 2009, quando la sfida fu tra Dario Franceschini e Pier Luigi Bersani, il regolamento venne approvato il 26 giugno e fissò la convenzione per l’11 ottobre e le primarie per il 25 ottobre. Praticamente, 5 mesi di congresso, compreso agosto che certo non è un mese di attività politica intensa. Nel 2013, l’anno della contesa tra Renzi e Cuperlo, tutto fu molto più rapido, il regolamento venne approvato il 27 settembre e la convenzione fu fissata per il 24 novembre, neanche due mesi dopo. Tutto si concluse poi con le primarie dell’8 dicembre, due mesi e mezzo dopo l’approvazione del regolamento. Renzi, secondo le voci che circolano, vorrebbe far partire il congresso entro la fine di febbraio, per andare alla convenzione entro la fine di aprile e chiudere tutto con le primarie all’inizio di maggio.
4 MESI Un percorso, dunque, che somiglia molto a quello del 2013. Ma, appunto, una road-map contestata da molti, non solo della minoranza. Lo statuto pone un limite massimo di tempo di 4 mesi per svolgere il congresso, in caso di dimissioni del segretario e di conseguente scioglimento anticipato dell’assemblea del partito. “Il presidente dell`Assemblea nazionale indice l`elezione dell`assemblea e del segretario nazionali sei mesi prima della scadenza del mandato del segretario in carica. Quando ricorrano i casi di scioglimento anticipato dell`Assemblea previsti dall`articolo 3, comma 2, e dall`articolo 4, comma 7, (ovvero in caso di dimissioni del segretario o di sfiducia nei suoi confronti, ndr) il Presidente dell`Assemblea nazionale indice l`elezione entro i quattro mesi successivi”.