Consegne in mezz’ora, Amazon collauda i suoi droni

12 luglio 2014

Amazon continua a lavorare sul suo progetto che mira a utilizzare i droni (velivoli a pilotaggio remoto) per trasportare gli oggetti pesanti fino a 2,3 chili, che rappresentano l’86% della merce consegnata. L’azienda sta cercando di ottenere i permessi dall’ente di controllo americano, la Federal Aviation Administration (Faa, il dipartimento che regola l’aviazione civile) per testare i droni nelle zone vicino a Seattle, città in cui si trova la sua sede centrale e dove uno dei suoi laboratori di ricerca e sviluppo sta lavorando sulla tecnologia. Amazon ha chiesto una deroga alle attuali normative, appellandosi al pubblico interesse.

L’amministratore delegato di Amazon, Jeff Bezos, vuole usare i droni per lanciare il programma “Prime Air” che ha come obiettivo quello di consegnare i pacchi in 30 minuti o meno: la società sta sviluppando apparecchi che sarebbero in grando di volare alla velocità di 80 chilometri orari. Il piano del colosso di Seattle ha suscitato un ampio dibattito sulle implicazioni di sicurezza e privacy nell’utilizzo dei velivoli a pilotaggio remoto. Attualmente l’azienda di commercio elettronico di Seattle può collaudare i droni solamente al chiuso o in altri Paesi.

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