Cultura e Spettacolo

A Milano i “supereroi” di New York

Lavorare molto, leggere, viaggiare e coltivare la propria ispirazione. Sono questi i consigli ai giovani illustratori che arrivano da tre nomi di primissimo piano della scena newyorchese come l’artista e autore Christoph Niemann, l’art director della New York Times Book Review Matt Dorfman e l’illustratore e creative director del New Yorker Nicholas Blechman, che hanno tenuto a Mimaster Illustrazione a Milano un workshop dedicato al lavoro creativo per i magazine. “Vorrei dire due cose ai giovani illustratori – ha detto Niemann -. La prima è lavorate, lavorate, lavorate, lavorate e lavorate. La seconda cosa è: sfruttate l’entusiasmo della gioventù, si hanno 20 o 30 anni una volta sola, è un periodo unico, usatelo per lavorare giorno e notte”.

Matt Dorfman punta invece maggiormente sulle esperienze che il mondo riserva all’aspirante illustratore. “Probabilmente – ha aggiunto l’art director – la cosa migliore che un giovane può fare è interessarsi il più possibile a ciò che c’è fuori dalla tua esperienza, leggere, viaggiare, assorbire ciò che succede intorno alla tua vita. Credo sia il modo migliore per diventare un artista e un essere umano più incisivo. Perché molta dell’illustrazione che poi dura nasce dalla capacità di interiorizzare il mondo fuori”. “Io credo – ha concluso Blechman – che le cose migliori che un giovane illustratore può fare siano conoscere dove deve essere pubblicato, approfondire il proprio stile ed essere ispirato”.

Interessante poi il modo in cui Christoph Niemann parla della sua relazione con il pubblico. “Sei tu che ti crei il pubblico, non c’è un bisogno di illustrazione, nessuno viene mai a chiedere il mio lavoro, io creo qualcosa che assomiglia a un bisogno. Questo è il compito di ogni artista: fare in modo che vedano il tuo lavoro e pensino che non possono vivere senza”. Senza dimenticare di guardare alla lezione dei maestri, ovviamente, come ha ricordato Nicholas Blechman. “Secondo me è molto importante essere consapevoli della storia dell’illustrazione, perché ci sono così tanti magnifici illustratori. E bisogna costruire un ponte tra il loro lavoro e la vita che c’è intorno a te”. Parlare di ponti e di illustrazione a New York sembra quasi scontato, ma ascoltando e guardando Niemann, Dorfman e Blechman è impossibile non pensare ai personaggi Kavalier e Clay inventati dalla penna dello scrittore Michael Chabon e, perché no, immaginarsi i tre nei panni di una specie di supereroi dell’illustrazione. Perfetti per una copertina!

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redazione