Consigliere comunale del M5s indagato per rapina a mano armata
Marco Gasperi si difende: “Quel giorno ero da un’altra parte”Ma i vertici regionali 5stelle lo scaricano
L’accusa è grave, rapina a mano armata. E se pensiamo che l’avviso di conclusione delle indagini è stato inviato a un politico, la vicenda assume quantomeno toni inconsueti. Ancor più, se si tratta di un esponente del MoVimento Cinque Stelle, secondo cui, il “male” alloggia sempre negli altri. A prescindere. Di certo, a cadere nella rete della Procura di Perugia è Marco Gasperi, vicepresidente 5stelle del consiglio comunale di Città di Castello. È ritenuto responsabile della rapina a mano armata avvenuta il 10 aprile scorso nella sala scommesse del tifernate, “Gold Faraone”. A volto travisato, il trentenne, armato di pistola, avrebbe fatto irruzione nella sala scommesse, facendosi consegnare da un dipendente circa quattromila e cinquecento euro. Ora Gasperi è indagato, ma come dichiara al Corriere dell’Umbria, “non ho commesso alcun reato”. I carabinieri sono di tutt’altro avviso: parlano di “pesante quadro indiziario” e di “gravi indizi di colpevolezza”, precisano di aver focalizzato l’attenzione “sul giovane, abituale frequentatore della stessa sala scommesse” e che gli accertamenti “avevano già portato al sequestro dell’arma verosimilmente utilizzata nella rapina e legittimamente detenuta, nonché di alcuni capi di abbigliamento indossati dal presunto rapinatore”.
Poi ci sono i filmati della videosorveglianza: le telecamere avrebbero ripreso tutto e i video sono stati “oggetto – precisano ancora i carabinieri – di una approfondita relazione tecnica della ’Sezione fonica e audiovideo’ del Ris di Roma”. Investigatori e magistratura, insomma, non hanno dubbi, sono convinti che Gasperi è colpevole. Ma il consigliere comunale 5stelle, respinge qualsiasi accusa precisando: “Ricordo esattamente dove ero quel giorno. Ormai celle telefoniche e Gps delle auto possono tracciare ogni movimento”. “Non sono mai stato ascoltato dagli inquirenti – aggiunge l’esponente 5stelle -e non sono destinatario di alcun provvedimento restrittivo. Sono assolutamente sereno”. Un clamoroso abbaglio degli investigatori o uno ‘scambio’ di persona? Sul fronte politico, intanto, il consigliere afferma che “ai miei referenti dei Cinque Stelle ho comunicato tutto e sono dalla mia parte”. “Nessuno mi ha mai chiesto di dimettermi – puntella Gasperi – di fare un passo indietro e anche questo qualcosa significherà”. Dichiarazioni che fanno a pugni con l’affondo del consigliere regionale M5s, Thomas De Luca: “In merito alle notizie di stampa relative al consigliere comunale di Città di Castello indagato, il M5S Umbria intende esprimere una posizione netta e inequivocabile nella richiesta immediata di dimissioni”.