“Un evento memorabile per questa città. Da anni Roma non aveva un bilancio approvato così presto”. La sindaca di Roma Virginia Raggi arriva in serata in aula Giulio Cesare in tailleur blu cina coronata dalla sua Giunta, a mettere la firma sul Bilancio previsionale capitolino 2017-19 che vale 5,3 miliardi di euro e porterà quasi 578 milioni di euro di investimenti alla città nei prossimi tre anni. L’Assemblea capitolina, infatti, ha approvato con 29 voti favorevoli dei consiglieri del M5S e 15 contrari di tutta l’opposizione, il primo Bilancio e Documento unico di programmazione presentato della Giunta Raggi. Un successo che arriva al momento giusto per la sindaca pentastellata: domani ci sarà in Regione la conferenza dei servizi sullo Stadio della Roma, dove il Comune chiederà un altro mese di tempo per limare la delibera che sbloccherebbe i lavori ma che ancora vede visioni differenti all’interno della Giunta e del M5S romani.
RAGGI DAI PM Tra mercoledì e giovedì, inoltre, Raggi dovrebbe essere audita dai giudici che indagano su quella rotazione dei dirigenti che le sarebbe stata suggerita da Raffaele Marra, con l’ipotesi di abuso d’ufficio e falso. Domenica, infine, dalle 15 nell’Auditorium Seraphicum, ci sarà l’assemblea dei Meetup e degli iscritti romani del movimento dove uno degli argomenti spinosi sarà sicuramente la gestione capitolina e i suoi risultati. All’attacco l’opposizione. “Prendiamo atto che la sindaca di Roma è stata assente dall’Aula per tutta la durata della sessione dedicata al bilancio e anche oggi è si è disinteressata dell’aula mentre eravamo intenti a votare il documento di bilancio, il primo targato M5S. Si è materializzata solo negli ultimi minuti prima del voto finale”, denuncia il capogruppo del partito Democratico Michela Di Biase.
OREF E ATAC “La verità desolante è che invece di occuparsi di Roma – aggiunge -, la sindaca Raggi si è asserragliata nel segreto delle sue stanze a discutere con un pool di avvocati la sua strategia difensiva. Tutto questo è inaccettabile, la città è allo sbando, senza una guida e sta soccombendo sotto il peso dell’incapacità a 5stelle”. E ancora. “L’Oref è un organo terzo estratto a sorte – sottolinea Di Biase – il sindaco di Roma dovrebbe saperlo. Il sindaco Raggi parla di città efficiente e ripristino della legalità. La domanda è se crede a quello che legge. Ancora non è partita la discussione sulle partecipate, Colomban non è mai venuto in Aula, l’unica volta è quando lei ce lo ha presentato. Quanto a Atac e ai grandi finanziamenti per i trasporti fino ad ora abbiamo assistito solo a 4 mila corse tagliate a discapito della popolazione, a fronte del pagamento di 2 milioni di euro di premi ai dirigenti”.
RUTELLI ATTACCA “Roma riparte” rivendica Raggi in Aula, ricordando i 23 miliardi di euro di debiti accumulati dalle Giunte di Rutelli e Veltroni, gli 800 trovati da Marino dopo Alemanno. Ricorda anche, puntuta, la bocciatura ricevuta dall’Oref alla prima versione del Previsionale e del Dup: “Mi piace pensare che con noi siano stati particolarmente rigorosi perché sapevano che potevamo affrontare la sfida del passato”, sottolinea. Dichiarazioni sul bilancio capitolino che fanno saltare in area Francesco Rutelli che “ha dato mandato ai propri legali di perseguire chiunque riporti informazioni false e diffamatorie riguardanti il bilancio del Comune di Roma con riferimento agli anni della sua amministrazione”. In pratica, Rutelli, ex sindaco di Roma per due mandati (eletto nel ’93 e nel ’97), fa sapere che “sarà perseguito chiunque riferisca dati totalmente falsi come quelli che risultano riportati dalla sindaca Raggi in Campidoglio”.
FI BOCCIA BILANCIO Forza Italia entra nel merito del documento contabile. “Un bilancio che non risolve i problemi della capitale. Forza Italia ha votato contro questa proposta di bilancio presentata dal governo 5 stelle – afferma il capogruppo azzurro in Campidoglio, Davide Bordoni – Un bilancio ragionieristico che mette le mani in tasca ai romani, in particolare nel settore del commercio e dello sviluppo economico. Mercati rionali che invece di vedere segnali di supporto si vedono aumentare in maniera pesante tutte le tasse comunali. Addirittura vengono aumentate le imposte per le cremazioni dei defunti. Il settore dell’urbanistica, poi, completamente fermo, capitanato dal prof. Berdini, assessore fantasma. Auspichiamo che da domani il sindaco Raggi faccia veramente il sindaco ed inizi a risolvere i problemi di Roma”.
LE CIFRE Con il maxi-emendamento di Giunta elaborato in risposta ai rilievi dell’Iref, la manovra si è arricchita di 81 milioni di euro di spesa corrente, da destinare per 24 milioni a manutenzione urbana, per 17 milioni alla scuola, per 9 all’ambiente, per la manutenzione delle alberature e verde pubblico, 15 milioni reperiti da fondi statali per il dissesto idrogeologico e le bonifiche. Altri 110 milioni di investimenti nel triennio riguarderanno essenzialmente la mobilità: 54 milioni coperti da fondi regionali per parcheggi e stazioni, 20 milioni per nuovi autobus, 8,2 milioni per il Grande raccordo delle ciclabili e 11 milioni per le corsie preferenziali oltre a 2 milioni di euro destinati al palazzetto dello sport di Viale Tiziano, mentre è tramontata l’ipotesi intervento sulla Tangenziale Est.
I TAGLI Il Comune ha tagliato 40 milioni di spese generali, rispondendo così ai rilievi dell’Oref, di cui 1,5 tagliati allo stesso Gabinetto della sindaca. I romani risparmieranno l’1,6% sulla tariffa dei rifiuti a fronte di ulteriori 1,2 milioni di euro di risparmi operati col maxi emendamento. Nel capitolo investimenti, tra i 470 milioni originari e i 107 arrivati dal maxiemendamento di Giunta, sono stati reperiti ben 297 milioni per la Metro C, inizialmente al centro di opinioni contrastanti in maggioranza su percorso e esecuzione dei lavori. Ai municipi arrivano 10 milioni per la manutenzione stradale, 6,9 milioni per il sottopasso tra la Colombo e via Malafede, 5,3 milioni alla scuola materna e asilo per interventi scolastici a Ostia, 2 milioni per creare un Centro civico al Pigneto, 1,7 milioni per il Piano led.
BENI CULTURALI Respirano un po’ anche i Beni culturali della Capitale: a loro vanno 18,3 milioni di euro, di cui 6 milioni per il Mausoleo di Augusto, 4,3 per Palazzo Senatorio e Colle Capitolino, 3 milioni per il Teatro Valle, 1,4 milioni per il Foro di Traiano, 1 milione per l’Antiquarium Celio. L’approvazione del Bilancio, rivendica Raggi, è “una primissima risposta a chi dice che noi non abbiamo visione politica. Noi la visione ce l’abbiano e anche molto chiara: Roma riparte”. Ai romani Raggi chiede ancora una volta di avere pazienza: “Ripristino della legalità, tagli agli sprechi, rilancio del sociale, investimenti sui trasporti e attenzione all’ambiente. La nostra visione della città è chiara dal principio ai cittadini che ci hanno votato per governare, per loro e solo per loro continueremo a lavorare. A loro chiediamo solo un po’ di tempo per cambiare la città , ma possono essere certi che abbiamo già iniziato”, assicura la sindaca.