Consiglio dei ministri notturno su Manovra. Arriva dl su proroga Cig a fine anno
Sindacati: “Non basta, stop licenziamenti e risorse contratto P.a”. Scontro sull’invio delle cartelle esattoriali
Regna la tensione sull’ennesimo vertice a Palazzo Chigi sulla manovra e rimane ancora indefinito l’orario del Consiglio dei ministri di stanotte per il varo del Documento programmatico di bilancio (Dpb) che l’Europa attende da giovedì scorso. Il governo e le forze di maggioranza che lo sostengono stanno cercando di trovare un punto di caduta complessivo sulle varie richieste ma il terreno non sembra maturo, a cominciare dalla ripresa dell’invio delle cartelle esattoriali su cui M5s e Iv chiedevano una nuova moratoria. A pesare la ripresa esponenziale dei contagi che si intreccia al cantiere della legge di bilancio imponendo una serie di necessità aggiuntive in vista di nuovi lockdown seppur parziali.
Nella notte era stata individuata una mediazione sulla ripresa dell’invio delle cartelle esattoriali non prendendo in considerazione una nuova moratoria ma solo lo stop degli atti esecutivi. Una soluzione tornata in alto mare, se Luigi Marattin, presidente della Commissione Finanze della Camera e responsabile economico del partito di Renzi, entrando all’incontro ha puntualizzato la posizione di Italia Viva: “O si tolgono sugar e plastic tax o noi il Documento programmatico di bilancio non lo votiamo”.
Nel frattempo, nel pomeriggio, in una videoconferenza il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, e la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, hanno annunciato ai sindacati che l’esecutivo varerà un decreto collegato alla manovra per prorogare con urgenza a fine anno la Cig Covid per tutte le imprese e i lavoratori che hanno già utilizzato le 18 settimane previste dal decreto agosto e che nella legge di bilancio verranno finanziate altre 18 settimane nel 2021 con lo stesso meccanismo che prevede la gratuità della Cassa per chi ha registrato perdite oltre una certa soglia.
Ma ai sindacati non basta: “Sin che dura questa straordinaria condizione di crisi sanitaria, noi chiediamo che così come vengono prorogati i sostegni alle imprese e all`economia, debba esserci anche la proroga della cassa Covid e del blocco dei licenziamenti e delle ulteriori indennità Covid e tutele in caso di disoccupazione”, hanno sottolineato in una nota aggiungendo che sono “del tutto insoddisfacenti” le risorse per il rinnovo del contratto del pubblico impiego.
Il ministro dell’Economia ha invece confermato a Cgil, CIsl e Uil “sia il taglio del cuneo fiscale a favore dei lavoratori, così come chiesto da Cgil, Cisl, Uil e ottenuto lo scorso anno, sia l`intento di procedere all`istituzione dell’assegno unico a sostegno della famiglia, a decorrere dal primo luglio 2021. Ma la riforma fiscale complessiva dovrebbe partire solo dal 1 gennaio 2022”, come aveva anticipato lo stesso Gualtieri nella sua audizione di qualche giorno fa.