Consiglio europeo, Costa sfida il veto di Orbán: l’Ue studia la mossa per sostenere Kiev

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Domani, giovedì 20 marzo si aprirà a Bruxelles un Consiglio europeo cruciale, con un’agenda fitta di temi che spaziano dal sostegno all’Ucraina alla crescita economica, dall’industria automotive all’immigrazione, fino alle discussioni sul futuro bilancio dell’Unione. L’incontro prenderà il via alle 11, con gli arrivi dei 27 capi di Stato e di governo previsti a partire dalle 9.30. Il presidente del Consiglio europeo, António Costa, ha espresso il desiderio di chiudere il summit in un solo giorno, ma la complessità delle questioni in discussione – e i possibili sviluppi della guerra in Ucraina – potrebbero prolungare i lavori fino a venerdì mattina.

Zelensky interverrà in videoconferenza

La sessione di apertura sarà segnata dall’intervento della presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, seguito da un contributo in videoconferenza del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La guerra in Ucraina rimane il dossier centrale per l’Ue, che deve trovare un equilibrio tra il sostegno a Kiev, la pressione diplomatica su Mosca e la gestione delle divisioni interne, soprattutto per via della posizione ambigua dell’Ungheria di Viktor Orbán. L’Ue si trova anche di fronte alla necessità di accelerare il sostegno finanziario e militare all’Ucraina, mentre sullo sfondo restano i possibili nuovi sviluppi nei negoziati tra il presidente USA Donald Trump e il leader russo Vladimir Putin, un fattore che potrebbe incidere sugli equilibri europei.

Guterres a Bruxelles: focus su Medio Oriente, Siria e Cipro

Alle 13:30, il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, parteciperà al pranzo di lavoro con i leader europei. Il confronto si concentrerà sulle tensioni in Medio Oriente, sulla crisi siriana e sulla situazione di Cipro, ancora divisa per la parziale occupazione turca del nord dell’isola. I rapporti con la Turchia rimangono un tema delicato: Bruxelles sta cercando di mantenere il dialogo aperto con Ankara, ma la questione cipriota e le tensioni nel Mediterraneo orientale continuano a rappresentare un ostacolo per le relazioni bilaterali.

Semplificazione, energia e investimenti

Nel pomeriggio, a partire dalle 15:30, si terrà l’Euro Summit “inclusivo”, ovvero esteso a tutti i 27 Stati membri. Al vertice interverranno la presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, e il presidente dell’Eurogruppo, Pascal Donohoe, per un confronto sulla situazione economica e sulle priorità dell’UE in materia di crescita e stabilità. Tre i temi principali in agenda:

1) Semplificazione burocratica, con l’obiettivo di rendere più efficiente il quadro normativo europeo.

2) Politiche energetiche, in particolare il rafforzamento della sicurezza energetica e la transizione verso fonti rinnovabili.

3) Unione del risparmio e degli investimenti, il nuovo nome dell’Unione dei mercati dei capitali, un progetto bloccato da anni ma ora rilanciato come strumento essenziale per favorire la crescita e l’integrazione finanziaria in Europa.

Fonti UE indicano che soprattutto sui primi due punti il Consiglio potrebbe dare un mandato chiaro alla Commissione per accelerare le riforme. Alcune proposte legislative sono già state avanzate, mentre altre verranno presentate il 19 marzo, incluso il Libro bianco sulla Difesa europea e nuove misure per incentivare gli investimenti degli Stati membri nel settore strategico della sicurezza.

Industria automotive e dazi Usa

Uno dei dossier più attesi riguarda l’industria automotive, con l’UE che cerca di trovare un punto di equilibrio tra la transizione ecologica e il sostegno al settore, messo in difficoltà dalle nuove normative sulle emissioni e dalla concorrenza internazionale. La Commissione europea ha recentemente presentato un piano d’azione per l’auto, e i leader discuteranno le strategie per rilanciare il comparto. Fonti vicine al dossier sottolineano la necessità di interventi rapidi, per evitare un rallentamento della produzione e una perdita di competitività rispetto a Cina e Stati Uniti. Non è previsto, ma non è nemmeno escluso, che possa emergere anche il tema dei dazi commerciali imposti dagli Usa, un nodo che potrebbe complicare ulteriormente i rapporti transatlantici.

Immigrazione e rimpatri

In serata, il Consiglio europeo affronterà il delicato tema dell’immigrazione, con una nuova proposta della Commissione per rendere più efficaci e rapide le procedure di rimpatrio dei migranti irregolari. La questione dei rimpatri è da tempo un punto critico nelle politiche migratorie dell’UE: molti Stati membri chiedono misure più incisive per ridurre il numero di migranti irregolari sul territorio europeo, mentre altri temono che regole più rigide possano compromettere il rispetto dei diritti umani e degli accordi internazionali.

Bilancio Ue: prime discussioni sul quadro finanziario 2028-2034

Dopo cena, i leader si concentreranno sul futuro bilancio Ue, con una discussione preliminare sul quadro finanziario pluriennale 2028-2034 e sulle cosiddette “risorse proprie” dell’Unione. Sebbene la Commissione europea non presenti le sue prime proposte ufficiali fino all’estate, l’intenzione è di avviare già da ora un confronto tra gli Stati membri, per raccogliere suggerimenti e posizioni che possano orientare il lavoro della Commissione nei prossimi mesi. Le risorse proprie del bilancio UE includono entrate dirette, come il prelievo sull’IVA, e potrebbero essere ampliate con nuovi strumenti di finanziamento per rendere l’Unione meno dipendente dai contributi nazionali.

La strategia per superare il veto di Orbán

Uno dei punti più controversi del vertice riguarda l’Ungheria. Se Budapest decidesse di bloccare le conclusioni ufficiali del Consiglio europeo sull’Ucraina, l’Ue potrebbe ripetere la strategia già utilizzata nel summit straordinario del 6 marzo: adottare una dichiarazione congiunta a 26 Stati, aggirando il veto ungherese. Formalmente, una dichiarazione a 26 non ha lo stesso valore giuridico di una decisione unanime, ma nella percezione pubblica e mediatica non vi sarebbe alcuna differenza sostanziale.

Costa convoca i partner internazionali

Venerdì pomeriggio, il presidente del Consiglio europeo António Costa aggiornerà in videoconferenza i partner della “coalizione dei volenterosi” – tra cui Regno Unito, Norvegia, Islanda, Turchia, Canada, Australia, Nuova Zelanda e Giappone – per discutere le strategie di coordinamento su Ucraina e sicurezza globale. Vista l’importanza dei temi in discussione e le possibili novità geopolitiche, l’Ue si prepara a un vertice decisivo per il futuro dell’Unione.