Consob, Nava: richiesta dimissioni questione solo politica
“La Commissione è indipendente ma non può essere isolata”
“La questione legale della mia posizione amministrativa è stata decisa e validata da ben quattro istituzioni, Commissione europea, Presidenza del Consiglio, Presidenza della Repubblica e Corte dei Conti, e non necessita miei commenti ulteriori. La questione è quindi solo politica”. Così il dimissionario presidente della Consob, Mario Nava, nella dichiarazione resa oggi alla Commissione in occasione dell’annuncio delle sue dimissioni dalla carica.
“La Consob è indipendente, ma non può essere isolata – ha aggiunto Nava – Consob deve poter lavorare non solo con le altre autorità indipendenti, ma anche con le istituzioni politiche”. “Sono stato chiamato a questo incarico – ha proseguito Nava – in quanto esperto autorevole delle norme e dei regolamenti finanziari europei che disciplinano il mercato italiano. Sono stato chiamato con l’obiettivo di rilanciare il mercato e rilanciare l’Autorità nelle sue funzioni di vigilanza e protezione del risparmio e dell’investimento. Sono stato chiamato con l’obiettivo di integrare la Consob meglio nei vari consessi europei e internazionali. Ho accetto l’incarico con gioia e entusiasmo. Ora però queste mie caratteristiche e questi obiettivi sembrano essere considerati un insormontabile ostacolo”.
La richiesta di dimissioni per “sensibilità istituzionale” da parte dei “quattro capigruppo di Camera e Senato dei due partiti di maggioranza sono un segnale chiaro e inequivocabile di totale non gradimento politico. Il non gradimento politico limita l’azione della Consob in quanto la isola e non permette il raggiungimento degli obiettivi sopra ricordati”.