Giuseppe Conte punta a chiudere domani la partita dei sottosegretari, ma la lista è ancora tutta da chiudere e quindi ci potrebbe essere un rinvio. Da questa mattina si susseguono riunioni e contatti per cercare di chiudere la lista del governo. Il premier vorrebbe portare le nomine in un Consiglio dei ministri da convocare per domani (indicativamente intorno alle 15) e da Bruxelles ha ‘pungolato’ le forze di governo. “Domani – ha detto – sarebbe buono riuscire a completare la lista della squadra per poter partire essere quanto prima attivi”. Da Roma, però, arriva la frenata. Secondo fonti Pd “si lavora per chiudere, ma non è detto che ci si possa fare entro domani”.
Infatti, le stesse donti dem parlano di contatti continui e incontri informali per completare le caselle, aggiungendo che i nodi – al momento – sarebbero interni alla controparte di governo. Nessuno scontro, pero’: fonti di Palazzo Chigi definiscono “ottimo” il clima nella squadra di governo e parlano di un “lavoro che va avanti con spirito collaborativo”. Parole che sembrano avvalorare l’idea di una soluzione a breve , cosi’ come quelle pronunciate da Giuseppe Conte, impegnato in una serie di incontri a Bruxelles: “Domani sarebbe buono riuscire a completare la lista della squadra dei sottosegretari per poter partire ed essere attivi quanto prima”.
Non tutti, pero’, sono inclini allo stesso ottimismo: “Mi pare sia complicato chiudere entro domani”, spiega un dirigente dem segnalando “problemi all’interno del Movimento 5 Stelle”. Che i pentastelati siano ancora alle prese con le caselle da riempire, d’altra parte, viene confermato anche dai presidenti di Commissione che, solo qualche ora fa, sottolineavano che “il Movimento non e’ un ufficio di collocamento” e che le figure dei viceministri e dei sottosegretari vanno identificate “attraverso le riunioni parlamentari”. Fonti parlamentari M5s alla Camera confidano che il capo politico del Movimento possa ‘sciogliere la riserva’ domani o, al piu’ tardi venerdi’. Tra i nomi che circolano, quelli di Laura Castelli e Stefano Buffagni come vice ministra e sottosegretario al Ministero dell’Economia.
Castelli in particolare vorrebbe mantenere l’incarico ricoperto nel Conte I, in virtu’ del lavoro fatto fin qui. Altri nomi che vengono fatti per Via XX Settembre sono quelli di Alessio Villarosa, Tommaso Curro’, Sergio Romagnoli. Alla Giustizia, accanto al ministro Alfonso Bonafede, potrebbe andare Vittorio Ferraresi mentre Licia Azzolina e’ data come papabile agli Affari Regionali. Tra gli altri ‘big’ del M5s si segnalano i nomi di Manlio Di Stefano al ministero degli Esteri, Luca Carabetta, Francesco D’Uva alla Cultura. Sul fronte Pd, i nomi ‘caldi’ rimangono quelli di Walter Verini e Andrea Martella per le deleghe all’editoria e alle comunicazioni, Lia Quartapelle per il ministero degli Esteri, Antonio Misiani per l’Economia. Nel computo complessivo degli incarichi, comunque, tra sottosegretari e vice ministri, al M5s dovrebbero andare 22 ‘caselle’ contro le 18 del Pd.
Da parte sua la componente di sinistra di Leu punta ad avere uno o (molto meno probabilmente) due caselle. “Noi non creiamo difficoltà – spiega un dirigente di Mdp – ma so che dei problemi a chiudere entro domani ci sono. Però devono fare in fretta altrimenti già dalla prossima settimana ci saranno problemi nell’attività parlamentare”. Difatti, stamani, la conferenza dei capigruppo di Montecitorio non ha fissato la data per il voto sulla riforma per il taglio dei parlamentari, in attesa proprio della nomina dei sottosegretari.