Non sara’ Antonio Conte il prossimo allenatore della Roma. “Oggi le condizioni non ci sono ma penso un giorno, prima o poi, io andro’ ad allenare” i giallorossi ha confessato l’ex ct azzurro a ‘La Gazzetta dello Sport’, dando l’impressione di non aver ritenuto all’altezza delle proprie ambizioni il progetto presentatogli dalla societa’ di James Pallotta. Il ‘no grazie’ di Conte impone quindi alla dirigenza di Trigoria (e al consulente personale del presidente, Franco Baldini) di continuare a battere altre piste, non necessariamente nuove. Difficilmente si puntera’ sulla conferma di Ranieri che poteva avere qualche chance con la Roma in zona Champions a fine campionato, traguardo ancora possibile ma al momento altamente improbabile. In cima alla lista dei tecnici seguiti c’e’ sempre il nome di Maurizio Sarri, la cui posizione sulla panchina del Chelsea rispetto a qualche settimana fa appare pero’ decisamente piu’ salda.
Merito della rimonta in Premier (i Blues sono terzi e qualificati per la prossima Champions) e del cammino in Europa League, con la finale a portata di mano. Resta in piedi poi l’identikit di Gasperini (artefice della super annata dell’Atalanta) davanti a quello di Giampaolo (ormai in rotta con la Sampdoria), anche se entrambi non scaldano particolarmente l’ambiente romanista, scottato non poco dal pubblico rifiuto di Conte, considerato per settimane l’uomo della provvidenza dopo la fallimentare stagione cominciata dal duo Monchi-Di Francesco. Le strade dei due peraltro potrebbero ricongiungersi a Siviglia, anche se il tecnico e’ stato avvistato a Milano dove e’ in lizza per prendere il posto di Gattuso al Milan. E proprio l’allenatore dei rossoneri e’ un altro profilo accostato alla panchina romanista, con i tifosi che tuttavia spingono per un top manager alla Mourinho che scongiuri lo spettro del ridimensionamento.