Lavoro e giovani, ma anche reddito e pensione di cittadinanza. E su tutto, l’idea di un’Europa piu’ equa. Saranno questi i punti su cui insistera’ domani il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel suo esordio al Senato. Domani alle 12, infatti, il premier parlera’ di questo ma anche degli altri punti del contratto di governo siglato da M5s e Lega per ottenere la sua prima fiducia.
Ma nel discorso – preparato oggi personalmente da Conte – non mancheranno anche i temi della sicurezza e dei migranti in giornate clou come quella di oggi che ha visto la reazione irritata della Tunisia convocare l’ambasciatore italiano a Tunisi in seguito alle parole pronunciate dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini, sul paese nordafricano che “spesso esporta galeotti”. Il premier ha trascorso tutto il giorno chiuso nel suo ufficio a palazzo Chigi per mettere nero su bianco il discorso programmatico da presentare alle Camere. La giornata e’ iniziata molto presto: gia’ alle 8 ha accompagnato a scuola il figlio di 10 anni che oggi festeggia il compleanno. Poi, poco prima delle 9, il presidente del Consiglio e’ entrato a palazzo Chigi e da li’ non si e’ piu’ mosso, affiancato solo dai collaboratori dello staff.
Uno dei punti centrali, emersi sin dal pomeriggio del giuramento, riguarda comunque l’Europa. Conte vuole continuare a rassicurare che nessuno del governo pensa all’uscita dalla moneta unica. E anzi, la sua determinazione e’ di rafforzare l’immagine dell’Italia in Europa convinto, queste le sue parole di qualche giorno fa, che sia l’Europa ad aver bisogno dell’Italia e non il contrario. In quest’ottica rientra anche l’importanza per il presidente del Consiglio di un rafforzamento dei rapporti bilaterali. Anche oggi un’altra telefonata che va in questa direzione: Conte ha parlato con l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza e vicepresidente della commissione europea, Federica Mogherini. E i due tra l’altro si sono ripromessi di organizzare appena possibile un incontro bilaterale. Perche’ per Conte, dopo l’appuntamento con la fiducia domani al Senato e mercoledi’ alla Camera, ci sara’ il primo importante impegno internazionale, il G7 in Canada, i cui dossier – anche quelli – sono gia’ sul tavolo per essere studiati e approfonditi.
Oggi le forze dell’opposizione hanno attaccato la Lega sulla flat tax. Secondo Bagnai l’accordo prevede che il primo anno scattera’ solo per le imprese “e poi a partire dal secondo anno si prevede l’applicazione anche per le famiglie”. “Piu’ facile partire con taglio Ires a imprese”, il parere di Borghi, altro esponente di via Bellerio. Il tema e’ sul tavolo del neoministro dell’Economia Tria che oggi pomeriggio, secondo quanto si apprende, ha incontrato Armando Siri, da tempo sostenitore della flat tax. La Flat Tax – ha spiegato il senatore – sara’ realta’ per le persone fisiche, per le societa’ di persone e per le partite Iva gia’ a partire dal prossimo anno con le modalita’ che saranno illustrate a tempo debito con la presentazione dei provvedimenti legislativi necessari e che comprenderanno anche le norme per la realizzazione della ‘pace fiscale'”.