Politica

Conte ha l'”incarico”: dubbi su una maggioranza diversa, ma governo in interesse tutti

Energie rinnovabili, istruzione pubblica, parità di genere, giustizia equa, infrastrutture sicure, tasse e protezione dei disabili. Sono questi alcuni dei temi toccati oggi dal presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte, al termine del colloquio al Quirinale con il capo dello Stato Sergio Mattarella e che probabilmente verranno posti alla base del programma del nuovo Esecutivo targato M5s-Pd. Mi ripropongo di creare una quadra che si dedichi con tutte le proprie competenze a offrire ai nostri figli lopportunità di un Paese migliore”, ha detto Conte ai giornalisti riuniti alla sala della Vetrata, elencando poi una serie di argomenti su cui il nuovo Esecutivo, secondo lo stesso premier, dovrebbe intervenire. Innanzitutto, Conte punta a intervenire sul settore dell’istruzione per “una scuola aperta a tutti” e per essere all'”avanguardia” nella ricerca “delle tecnologie più innovative”.

Inoltre, tutela dellambiente, protezione dei mari e della biodiversità, “un Paese che abbia reti efficienti e infrastrutture sicure”, che “si alimenti con le energie rinnovabili”, che “valorizzi i beni comuni e il patrimonio artistico e culturale”. E ancora: “Un Paese che integri stabilmente nella propria agenda il benessere equo e sostenibile, che rimuova le disigualianzi di tutti tipi, di genere e territoriali, che sia un riferimento a livello internazionale nella protezione disabili, che non lasci che le energie giovanili si disperdano fuori dai confini nazionali” e che sia, invece, un Paese “attraente” per tutti i giovani degli altri Paesi. Nella futura agenda governativa, ha aggiunto Conte, ci sarà anche il tema della corruzione, in particolare per rendere “la Pubblica amministrazione impermeabile” e che allo stesso tempo “sia amica delle imprese”. Infine, ha toccato il tema della giustizia – auspicando che diventi “ancora più equa ed efficiente” – e della fiscalità – “le tasse le paghino proprio tutti così tutti pagheranno di meno”. Il premier incaricato è già subito a lavoro. “Oggi stesso avviero’ le consultazioni con tutti i gruppi parlamentari – ha detto Conte -. All’esito, mi dedichero’ a elaborare il programma con le forze politiche che hanno espresso il loro sostegno a questo nuovo progetto politico”. Ed anche a loro il presidente incaricato rivolge “fin d’ora” il suo ringraziamento.

LA DICHIARAZIONE INTEGRALE DI CONTE

Questa la dichiarazione resa dal Presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte, dopo aver ricevuto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’incarico per la formazione del nuovo governo: “Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ringrazio, mi ha conferito l’incarico di formare il governo, incarico che ho accettato con riserva. Oggi stesso avviero’ le consultazioni con tutti i gruppi parlamentari e, all’esito di questo confronto, mi dedichero’ a elaborare un programma insieme alle forze politiche che hanno espresso il loro sostegno a favore di questo nuovo progetto politico e che desidero, sin d’ora, qui ringraziare. E’ una fase molto delicata per il Paese: dobbiamo uscire al piu’ presto dall’incertezza politica innescata dalla crisi di governo. Stiamo attraversando una congiuntura economica che presenta alcune criticita’: l’economia globale soprattutto in Europa sta rallentando, anche per effetto delle tensioni commerciali in atto, in particolare tra Stati Uniti e Cina. Ci separano poche settimane dall’inizio della sessione di bilancio; dobbiamo metterci subito all’opera per definire una manovra economica che contrasti l’aumento dell’IVA, che tuteli i risparmiatori e che offra una solida prospettiva di crescita e sviluppo sociale.

Siamo agli albori di una nuova legislatura europea e dobbiamo recuperare il tempo sin qui perduto per consentire all’Italia – Paese fondatore dell’Europa – di svolgere un ruolo da protagonista, ruolo che merita. Dobbiamo adoperarci per trasformare questo momento di crisi in opportunita’ e in occasione di rilancio. Il Paese ha l’esigenza di procedere speditamente. Con questa consapevolezza mi confrontero’ con le forze politiche che si sono dichiarati disponibili a sostenere il nuovo progetto. Preciso subito che non sara’ un Governo CONTRO. Sara’ un Governo PER il bene dei cittadini, PER modernizzare il Paese, PER rendere la nostra Nazione ancora piu’ competitiva nel contesto internazionale, ma anche piu’ giusta, piu’ solidale, piu’ inclusiva. Realizzero’ un Governo nel segno della NOVITA’: e’ quello che mi chiedono le forze politiche che hanno annunciato la disponibilita’ a farne parte. Questo e’ il momento di una NUOVA STAGIONE, un’ampia stagione RIFORMATRICE, di rilancio e di speranza, che offra al Paese risposte e anche certezze. Mi ripropongo di creare una squadra di lavoro che si dedichi incessantemente e con tutte le proprie competenze ed energie a offrire ai nostri figli l’opportunita’ di vivere in un Paese migliore.

Un Paese in cui l’istruzione sia di qualita’ e aperta a tutti, un Paese all’avanguardia nella ricerca e nelle piu’ sofisticate tecnologie, che primeggi, a livello internazionale, nella tutela dell’ambiente, della protezione delle bio-diversita’ e dei mari, che abbia infrastrutture sicure e reti efficienti, che si alimenti prevalentemente con le energie rinnovabili, che valorizzi i beni comuni e il patrimonio artistico e culturale, che integri stabilmente nella propria agenda politica il Benessere equo e sostenibile, un Paese che rimuova le diseguaglianze di ogni tipo: sociali, territoriali, di genere; che sia un modello di riferimento, a livello internazionale, nella protezione delle persone con disabilita’; che non lasci che le proprie energie giovanili si disperdano fuori dei confini nazionali, ma un Paese che sia anzi fortemente attraente per i giovani che risiedono all’estero; che veda un Mezzogiorno finalmente rigoglioso di tutte le sue ricchezze umane, naturali, culturali; un Paese nel quale la P.A. non sia permeabile alla corruzione e sia amica dei cittadini e delle imprese; con una giustizia piu’ equa ed efficiente; dove le tasse le paghino tutti, ma proprio tutti, ma le paghino meno. Come sapete, ho vissuto gia’ un’esperienza di governo. Vi confesso che la prospettiva di avviare una nuova esperienza di governo, con una maggioranza diversa, mi ha sollevato piu’ di un dubbio.

Ho superato queste perplessita’ nella consapevolezza di avere cercato di operare sempre nell’interesse di tutti i cittadini. Nessuno escluso. Non sto dicendo che ci sono sempre riuscito. So pero’ di avere sempre cercato di servire e rappresentare il mio Paese, anche all’estero, guardando solo al bene comune, e non a interessi di parte o di singole forze politiche. Questi principi e questi valori – che so essere stati apprezzati e condivisi da molti italiani – sono l’elemento di COERENZA con cui intendo dar vita a questa nuova stagione e guidare questo governo. Piu’ precisamente, COERENZA vorro’ nella cultura delle regole e nella fedelta’ ai valori che hanno sempre ispirato la mia azione. Sono principi non negoziabili, che non conoscono distinzione di colore politico. Sono principi scritti nella nostra Costituzione. Ne cito alcuni: il primato della Persona, il lavoro come supremo valore sociale, l’uguaglianza nelle sue varie declinazioni, formale e sostanziale, il rispetto delle Istituzioni, che significa il rispetto di tutti i cittadini che queste rappresentano. Il principio di laicita’ e, nel contempo, di liberta’ religiosa. E infine, complessivamente, la difesa degli interessi nazionali, nel quadro di un multilateralismo efficace, fondato sulla nostra collocazione euro-atlantica e sulla integrazione europea. Intendo dar vita a un Governo pienamente concentrato sugli interessi dei cittadini, che porti in alto il nome dell’Italia, accrescendo il bagaglio di credibilita’ e prestigio di cui il nostro Paese gia’ attualmente gode a livello internazionale.

Questo e’ il momento del coraggio, e della determinazione. Il coraggio di disegnare un Paese migliore. La determinazione di perseguire questo obiettivo, senza lasciarsi frenare dagli ostacoli. Di mio aggiungero’ tanta passione, che mi sgorga naturale nel servire il Paese che amo, Molto spesso, negli interventi pubblici sin qui pronunciati, ho evocato la formula di un “nuovo umanesimo”. Non ho mai pensato che fosse lo slogan di un Governo. Ho sempre pensato che fosse l’orizzonte ideale per un intero Paese. Nei prossimi giorni tornero’ dal Presidente della Repubblica per sciogliere la riserva e, in caso di esito positivo, per sottoporgli le proposte relative alla nomina dei ministri. Grazie a tutti per l’attenzione”.

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