Conte: nessun conflitto di interessi ma rinuncio a concorso alla Sapienza

“Nessun conflitto di interessi. Rinuncio esclusivamente per una personale sensibilità”. Lo afferma il presidente del…

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“Nessun conflitto di interessi. Rinuncio esclusivamente per una personale sensibilità”. Lo afferma il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, a proposito della vicenda del concorso per la cattedra alla Sapienza di Roma.  “Ho fatto – ha spiegato Conte – domanda per il concorso quando non ero premier, all’inizio dell’anno, a febbraio. Non era nella mia mente la possibilità di diventare premier e sono sicuro che anche nella mente di Salvini e Di Maio non ci fosse la possibilità che incaricassero me”.[irp]

Comunque “non si tratta di una promozione: sono ordinario da tanti anni. Semplicemente, essendo ordinario a Firenze avrei avuto la possibilità di trasferirmi a Roma, per stare più vicino a mio figlio”. “Si è anche detto – ha aggiunto – che questa prova di inglese sottrarrebbe del tempo alla mia attività. Si tratta di un colloquio di 15 minuti, è una prova accessoria. Noi professori veniamo giudicati per titoli, per i libri scritti, non è la prova decisiva”. Conte ha respinto anche le accuse di conflitto di interessi.[irp]

“Non c’è formalmente nessun conflitto di interessi, sul piano giuridico. Io non ho mai pensato di ricavare da questo incarico una poltrona a vita, era la ragione per cui mi piaceva partecipare come un semplice cittadino, è stato fatto in passato da ministri e presidenti del Consiglio. Ma ho deciso: rinuncio, opero questa scelta per ragioni di personale sensibilità. Noi siamo il governo del cambiamento, non voglio che neanche il sospetto di lucrare un vantaggio da questa mia posizione possa offuscare la mia carriera personale e possa agli occhi dei cittadini che ci hanno votato creare un sentimento negativo”.