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Termovalorizzatore, Conte dice no. Calenda suggerisce a Letta: divorzia dai 5 stelle

Il leader del Movimento Cinquestelle Giuseppe Conte ribadisce, in una intervista, che i M5s sono contrari al termovalorizzatore che vorrebbe realizzare il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. La questione diventa l’occasione per i partiti più critici nei confronti dell’alleanza tra Pd e Movimento Cinquestelle – Azione e Italia Viva – per invitare il segretario Dem Enrico Letta a ripensare all’alleanza. “La transizione ecologica è l’obiettivo primario del Movimento – spiega Conte -. Vogliamo abbracciare nuovi sistemi di produzione, sviluppare l’economia circolare e la logica del riciclo dei rifiuti. Quindi anche impianti di smaltimento dell’immondizia a tecnologia avanzata pienamente eco-compatibili. Gli inceneritori sono il passato e sarebbe assurdo pensare oggi di costruire impianti obsoleti che richiedono almeno 5-6 anni per essere completati”.

A Conte risponde il segretario di Azione Carlo Calenda. “Conte: ‘No al termovalorizzatore’. Che vogliamo fare Enrico Letta? ‘Il punto di riferimento…’ ogni mattina vi spiega perché non potete governare insieme. E voi tutti i pomeriggi spiegate al paese perché è una relazione bellissima. Il divorzio è legale”. Il deputato di Italia Viva Michele Anzaldi è sulla stessa linea: “Conte oggi ribadisce che vorrebbe impedire al sindaco Gualtieri di realizzare un nuovo termovalorizzatore a Roma. Preferisce il metodo Raggi: cassonetti stracolmi, marciapiedi invasi dai rifiuti, città a rischio salute pubblica. Speriamo che il Pd tenga duro e non ceda a M5s”.

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redazione