In tempo di Covid, c’è chi a perso il lavoro ma c’è anche chi gioca d’anticipo per farsi prolungare dalla Rai un contratto milionario fino al 2023. In barba a tanti professionisti dello spettacolo che per questa pandemia si ritrovano sul lastrico e senza futuro. Fabio Fazio, in ogni caso, ci prova. Lui sa bene che in Viale Mazzini tutto può accadere. Ma il consigliere Rai, eletto dai dipendenti dell’azienda, Riccardo Laganà, sentendo puzza di bruciato ha inviato una lettere al Cda della tv di Stato “per avere chiarimenti rispetto alle indiscrezioni sull’ipotetica trattativa tra l’agente di Fabio Fazio e la Rai relativa al rinnovo contrattuale”. Missiva che il 17 giugno sarà sul tavolo del Cda. Intanto, Laganà, come spiega all’Adnkronos, “se le ipotesi fossero reali, ritengo sia prematuro procedere ad un rinnovo che verosimilmente dovrebbe competere alla successiva consiliatura, anche alla luce del quadro economico finanziario profondamente incerto per Rai”.
E proprio per questo sarebbe scattata la mossa di Fazio che ha un contratto, fra l’altro, che scadrà a giugno 2021. Il consigliere Rai, poi sferra un affondo. “L’ipotesi di rinegoziazione del contratto con un anno di anticipo rispetto alla naturale scadenza – puntella Laganà – appare quantomeno indelicata nei riguardi anche di tutte le lavoratrici e lavoratori dello spettacolo, non ultimo nei confronti dei dipendenti Rai il cui contratto di lavoro è scaduto già da molto tempo”. Tutta musica per le orecchie dell’esponente della maggioranza, Michele Anzaldi, sempre attento al Cavallo di Viale Mazzini: “Non è soltanto la crisi causata dal coronavirus a dirci che questi contratti dorati vanno rivisti, ma anche i numeri nel caso specifico”. E con cifre alla mano, il deputato di Iv afferma che “il mega contratto a Fazio, secondo un esperto del settore come il professor Siliato, non si ripagava nemmeno su Rai1, dove pur avendo fatto perdere punti alla rete lo scorso anno aveva ottenuto il 14,8% di share. Quest’anno, su Rai2 – rincara – lo share è stato dell’8,8%, con 1 milione di telespettatori in meno. Tutti i costi, però, sono rimasti invariati”. In sostanza, per Anzaldi, “se non faceva pari neanche su Rai1, come ammise lo stesso Fazio in un’intervista, figuriamoci su Rai2 con ascolti dimezzati”. Ma è solo l’inizio.