Cronaca

Cooke (Ema): vaccini restano validi contro variante Omicron

Occhi del mondo puntati su Omicron, la nuova variante sudafricana di Sars-Cov-2, circa 150 casi individuati, sulla quale si sa ben poco. L`Oms ha designato la variante B.1.1.529 come `Variant of Concern` (Voc). E’ stata isolata per la prima volta in campioni raccolti l`11 novembre in Botswana e il 14 novembre in Sudafrica. La decisione di dichiararla una VOC è dovuta alla presenza nella variante di diverse mutazioni che potrebbero avere un impatto sul comportamento del virus, anche in termini di gravità della malattia o della capacità di diffusione. A quanto evidenzia l’Istituto Superiore di Sanità su dati OMS, non è ancora chiaro se la variante Omicron sia più trasmissibile rispetto alle altre, inclusa la Delta. È stato segnalato che il numero di persone positive è cresciuto in Sudafrica, dove sta circolando questa variante, ma sono in corso studi epidemiologici per capire se la causa sia appunto la Omicron o se altri fattori possano avere influenzato la circolazione del virus.

Allo stesso modo non ci sono ancora evidenze che l`infezione con Omicron causi una malattia più grave rispetto alle altre varianti. I dati preliminari suggeriscono che ci sia un tasso maggiore di ricoveri in Sudafrica, ma questo potrebbe essere dovuto all`aumento complessivo delle persone infette piuttosto che alla specifica infezione con Omicron. Al momento non ci sono informazioni che suggeriscano che i sintomi specifici associati a questa variante siano diversi da quelli dovuti alle altre. Finora casi lievi o asintomatici di Omicron, probabilmente grazie anche ai vaccini. Ed è proprio sulla efficacia o meno di questi ultimi contro la nuova variante, che porta oltre 30 mutazioni della proteina Spike, che in queste ore il mondo della scienza si interroga. 

E in risposta al Ceo di Moderna, Stephane Bancel, che prevede un “calo sostanziale” dell’efficacia degli attuali vaccini contro la variante Omicron del Covid, arriva l’alzata di scudi dell’Ema: “I vaccini attuali contro il Covid-19, per quanto se ne sa oggi, rimangono efficaci e continuano a proteggere dalle forme gravi della malattia e dal rischio di decesso anche nel caso in cui si diffondesse la nuova variante Omicron. E in ogni caso, sono stati predisposti dei piani d’emergenza che consentono di adattare i vaccini alle nuove varianti, se questo si rivelasse necessario, e di approvarli poi “entro tre-quattro mesi”, ha rassicurato oggi la direttrice esecutiva dell’Agenzia europea del Farmaco, Emer Cooke.

“Sappiamo che i virus mutano – ha detto – e siamo preparati. Abbiamo predisposto dal febbraio dello scorso anno delle linee guida che consentono alle compagnie farmaceutiche un ‘fast track’ per adattare i vaccini alle nuove varianti, se necessario”. L’Iss ribadisce che tutte le varianti del Covid-19, inclusa la Delta che rimane al momento la variante dominante a livello globale, possono causare malattia grave o morte, in particolare nelle persone più vulnerabili, e la prevenzione rimane fondamentale. Insomma non va abbassata la guardia, perché anche l’alta contagiosità può essere pericolosa e provocare malati gravi, pazienti in terapia intensiva, decessi. Soprattutto nelle categorie più fragili. Ma gli esperti ribadiscono che per saperne di più sulla omicron serve tempo, forse qualche settimana. 

E mentre il ministero dell’Istruzione decide che alla luce del sostanzioso aumento di contagi fra i giovanissimi, a scuola scatterà la Dad anche per un solo caso positivo in classe, si aprono le prenotazioni per la terza dose anche per gli over 18. In attesa delle vaccinazioni per i bambini, probabilmente a partire dal 20 dicembre. Intanto il generale Figliuolo, Commissario Straordinario per l’emergenza, ha dato nuovo impulso alla campagna vaccinale inviando una circolare alle Regioni nella quale prevede, fino a metà dicembre, una media di inoculazioni di circa 400mila dosi al giorno a livello nazionale. Ma restano le raccomandazioni di massima precauzione: vaccino, mascherine e distanziamento per un Natale tranquillo.

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