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Come da copione, dopo Renzi arriva Gentiloni. Il premier incaricato: “Stessa maggioranza per l’indisponibilità degli altri partiti”

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito al ministro degli Esteri dimissionario Paolo Gentiloni l’incarico di formare il nuovo governo. Gentiloni ha accettato con riserva. Lo ha annunciato il segretario generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti, al termine del colloquio tra il capo dello Stato e il premier incaricato. “Non per scelta ma per responabilità ci muoveremo nel quadro della maggioranza esistente – ha detto il premier incaricato Gentiloni dopo l’incontro con il capo dello Stato – . Sono consapevole della necessità di dare un governo nella pienezza dei poteri”. Durante le consultazioni “sarà la mia base per il nuovo governo e per accompagnare e facilitare il lavoro delle forze parlamentari per definire con la necessaria sollecitudine la nuova legge elettorale”, ha concluso il premier incaricato.

“Questi ci prendono per il c..o! Noi non ci arrendiamo, daremo battaglia a questa cricca. #votosubito”. Così Matteo Salvini, leader della Lega Nord, ha commentato su Twitter l’incarico che verrà dato a Paolo Gentiloni per formare il nuovo governo. Per Renato Schifani, “al Pd spettava la responsabilità di formare un nuovo governo: ci auguriamo che il ministro Gentiloni, che si appresta a ricevere l’incarico, assuma come priorità la necessità di trovare il più largo consenso possibile sull’unico tema all’ordine del giorno: la riforma della legge elettorale. Poi toccherà agli italiani scegliere, con il voto, chi guiderà il Paese nei prossimi anni”, conclude il parlamentare di Fi. “Gentiloni convocato da Mattarella per ricevere il mandato a formare il nuovo Governo. Tutto cambia perché nulla cambi – sbotta Giorgia Meloni, FdI – Siamo passati dal Governo del burattino delle lobby al Governo del burattino del burattino delle lobby. Se il Pd pensa si trascinarci a fine legislatura con il quarto esecutivo non scelto dagli elettori – conclude Meloni – sappia che il 22 gennaio ci troverà in piazza con tutti gli italiani che ancora credono che la sovranità appartiene al popolo e rivendicano il loro diritto a votare e decidere”. “Auguri a Paolo Gentiloni e un ringraziamento a Sergio Mattarella per la rapida gestione della crisi  – afferma Sinistra Italiana con i capigruppo alla Camera e al Senato Arturo Scotto e Loredana De Petris -. Come già anticipato ieri durante le consultazioni Sinistra Italiana chiede una maggiore discontinuità dopo il voto popolare del 4 dicembre”.

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redazione