Il prossimo 7 gennaio la festa per l’istituzione della bandiera italiana – 220esimo anniversario, visto che il tricolore nacque nel 1797 a Reggio Emilia – alla tradizionale cerimonia del cambio della guardia al Quirinale, nello squadrone dei corazzieri debutteranno cavalli nati e allevati in Italia. Tre splendidi esemplari di Murgese – Isacco, Fosforo e Futuro i loro nomi – che vengono dalla riserva naturale della masseria Galeone di Martina Franca, in provincia di Taranto, che appartiene al Corpo Forestale dello Stato. Sinora la guardia del presidente della Repubblica ha utilizzato solo cavalli provenienti dall’estero in quanto quelli italiani non avevano le caratteristiche richieste: l’altezza al garrese, il punto più alto del dorso, che non deve essere inferiore ad un metro e 74 centimetri, la prestanza fisica, la docilità all’addestramento, nonché l’equilibrio e il portamento, considerato che i corazzieri usano i cavalli nelle sfilate e nelle cerimonie ufficiali. E adesso Isacco, Fosforo e Futuro sono pronti per il loro primo cambio della guardia. I corazzieri hanno una scuderia di 50 cavalli, utilizzati principalmente per servizi al Capo dello Stato, e ogni anno hanno bisogno di una quota di rimonta di circa 5 cavalli. Il colonnello dei Carabinieri Alessandro Casarsa, comandante dei corazzieri, ha voluto che si individuasse una razza di cavalli italiana e con i requisiti giusti.
“Per noi è motivo di orgoglio – dichiara Giovanni Notarnicola, comandante della riserva naturale di masseria Galeone – essere riusciti portare dal territorio di Martina al Quirinale i nostri murgesi. Adesso il Corpo di guardia del Presidente della Repubblica potrà finalmente disporre di cavalli di razza autoctona italiana. Perché il murgese? Perché – precisa Notarnicola – nella masseria Galeone è stata sviluppata negli anni una tecnica di addestramento denominata “doma dolce”, la quale, abbandonando le tecniche coercitive, utilizza delle forme più simili al gioco già dalla tenera età del puledro. E questo ha contribuito a fare del cavallo murgese un animale forte e robusto, ma anche equilibrato, docile e temperato”. In Italia il Corpo Forestale, che da ieri è conflluito nell’Arma dei Carabinieri in base alla legge Madia, alleva due razze di cavalli: il murgese a Martina Franca e il maremmano a Follonica. Gli animali servono poi alle pattuglie a cavallo della stessa Forestale ma anche dei Carabinieri e della Polizia di Stato. Sono una sessantina le unità in servizio a masseria Galeone: una decina appartengono alla Forestale mentre gli altri sono dipendenti civili. A Galeone viene curata l’intera filiera dell’allevamento, dalla nascita alla produzione dei foraggi, dall’addestramento alla riproduzione, e viene svolto inoltre un lavoro di cura e di selezione genetica. Attualmente nella masseria pugliese sono presenti 130 esemplari di murgese con una annuale di circa 25 puledri tra maschi e femmine che potrebbe essere potenzialmente raddoppiata.