Corona: teste, dati 13 mila euro per foto ‘Donatelle’ su Playboy

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Al processo a Fabrizio Corona, imputato per i 2,6 mln di euro trovati nel controsoffitto di una sua collaboratrice e in Austria, sfilano alcuni clienti della sua società Atena. Tra loro, un agente di commercio che “come secondo lavoro” si occupa d’immagine e ha raccontato di avere stipulato un contratto da 13 mila euro con la Atena “perché divulgasse,
attraverso Corona, la mia immagine nei social”. “La prestazione di Corona – ha spiegato – consisteva nel presentarmi artisti televisivi e nel fare servizi fotografici con me da riportare poi sui miei profili social”. Rispondendo alle domande dei giudici e della difesa, il teste ha poi detto di essersi occupato dei vestiti che avrebbero dovuto indossare ‘Le Donatelle’ (il duo formato dalla fidanzata di Corona, Silvia Provvedi, e dalla gemella Giulia) “per un servizio fotografico sulla rivista ‘Playboy'”.
“In questo caso – ha aggiunto – chi posa su ‘Playboy’ è più nudo che altro, bisogna trovargli dei vestiti, diciamo, sexy”. Un altro teste, che di mestiere fa l’odontoiatra, ha affermato di avere firmato “4 contratti con Atena” versando 10 mila euro per avere “pubblicita’” al suo studio. Prima di loro aveva testimoniato una donna che ha un negozio di
abbigliamento in Brianza e che ha ricordato di aver pagato in contanti e ‘in nero’ perché Corona andasse nel suo locale. “È stato bravissimo, non posso dire niente, ha fatto foto e autografi, l’evento è andato bene, ma purtroppo sul lavoro non ha avuto ricadute positive”. Infine, il titolare di una società di eventi ha rivelato di aver “pagato Corona con un bonifico da 610 euro e poi con duemila cash senza fattura” per tre quarti d’ora di ‘apparizione’ ai Magazzini Generali, discoteca milanese. “Era un prezzo normale e la maggior parte degli artisti chiede di ricevere prima un bonifico bancario e poi di essere pagato cash prima di esibirsi”.