I treni notturni sono stati sospesi e allo stesso tempo, l’Istituto superiore della sanità lancia l’allarme epidemia per il Sud Italia. Il provvedimento del ministero dei Trasporti è scattato da ieri per contenere l’emergenza sanitaria da coronavirus. Indimenticabili le immagini dello scorso sabato 7 marzo, quando sono stati presi d’assolto treni e ogni mezzo che portassero proprio al Sud Italia. Quello è stato il picco della grande fuga dal nord, al centro del contagio da Coronavirus,. Ma il ministro Paola De Micheli, nonostante le preoccupazioni di tanti amministratori, ridimensiona, citando come fonte le rilevazioni delle società di trasporto: “Possiamo affermare che non c’è stato nessun esodo, né ieri, né la scorsa settimana, in quanto il numero di persone che da tutto il nord ha raggiunto tutte le destinazioni del sud con i treni è pari a qualche centinaio in totale. Il governo ha garantito e sta attuando le misure che consentono alle persone di spostarsi esclusivamente per esigenze lavorative inderogabili o per motivi sanitari urgenti e improcrastinabili”.
Resta quindi forte la raccomandazione di evitare in tutti i modi gli spostamenti non urgenti o vitali. Ad esempio, è assolutamente da evitare la partenza da una regione all’altra per incontrare familiari o amici che abitano altrove. Questa azione costituisce un grave pericolo per se stessi e per gli altri. Va ricordato che la decisione del ministero sullo stop ai convogli notturni era stata sollecitata anche da molti amministratori. Uno fra tutti, l’assessore alle Infrastrutture della Regione Siciliana. “Si blocchino in giornata i treni per il Sud per chiudere così potenziali linee di contagio e garantire la tutela della salute della popolazione, dal personale viaggiante fino ai cittadini delle regioni dove ancora il virus sembrerebbe darci il tempo di issare un argine” aveva detto ieri Marco Falcone.
“La situazione reale nelle regioni del Sud è che il virus circola, ma c’è ancora un numero contenuto di casi. La grande opportunità rispetto a quanto successo al Nord è che si riesca a evitare l’esplosione di contagi grazie ai comportamenti di distanziamento sociale: se i cittadini riescono a essere rigorosissimi si riuscirà a garantire l’assistenza a tutti coloro che ne avranno bisogno”. Lo afferma il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro, inun’intervista al Mattino di Napoli in cui sottolinea: “Le regole di prevenzione sono il cuore della sfida. Il ruolo di ognuno di noi è fondamentale”. “Non abbiamo dati certi di quanti siano rientrati dal Nord, però certamente in tanti possono potenzialmente portare il virus. Per questo è essenziale che chi ha certezza di essere stato a contatto con persone positive segnali la situazione alle autorità sanitarie e adotti le misure di quarantena anche in casa per evitare di mettere a rischio i familiari. A maggior ragione se si presentano dei sintomi”, ribadisce Brusaferro. “Ma le regole valgono per tutti e vanno seguite rigidamente, serve responsabilità. Non è una scelta opzionale, altrimenti il sistema sanitario non ce la fa ad assistere tutti”.