Sono 24.935 i nuovi casi di Covid-19 registrati in Italia nelle ultime 24 ore, con altri 423 morti, dato che porta il totale ufficiale delle vittime a 103.885 decessi. È quanto emerge dall’odierno bollettino del ministero della Salute. Ieri i nuovi casi erano 23.059 mentre le vittime 431.
A Fronte di 353.737 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore (ieri i test erano stati 369.084), il tasso di positività cresce ancora a 7,0% (+0,8%). Sono 3.333 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 16 più di ieri nel saldo tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri in rianimazione sono 249, secondo i dati del ministero della Salute (ieri erano stati 324). Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 26.694 persone, con un incremento di 177 unità nelle ultime 24 ore di unità. I guariti di oggi sono 15.976 e le dosi di vaccino somministrate arrivano a 7.204.358. I casi totali da inizio epidemia sono 3.306.711, i morti 103.855. La Lombardia resta, di gran lunga, la regione con più nuovi casi e anche con il maggior numero di tamponi eseguiti e un tasso di positività all’8,9%.
Gimbe: terapie intensive oltre 40% in 10 regioni
Il monitoraggio indipendente della Fondazione GIMBE sull’andamento della pandemia da Coronavirus in Italia rileva nella settimana 10-16 marzo 2021, rispetto alla precedente, un ulteriore incremento dei nuovi casi (157.677 vs 145.659) e dei decessi (2.522 vs 2.191). Continuano a salire i casi attualmente positivi (536.115 vs 478.883), le persone in isolamento domiciliare (506.761 vs 453.734), i ricoveri con sintomi (26.098 vs 22.393) e le terapie intensive (3.256 vs 2.756). In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni: Decessi: 2.522 (+15,1%); Terapia intensiva: +500 (+18,1%); Ricoverati con sintomi: +3.705 (+16,5%); Isolamento domiciliare: +53.027 (11,7%); Nuovi casi: 157.677 (+8,3%); Casi attualmente positivi: +57.232 (+12%). “L’ulteriore incremento dei nuovi casi – ha commentato Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione GIMBE – ha determinato nell’ultima settimana la netta espansione del bacino dei casi attualmente positivi, aumentato di oltre 57 mila unità”. Rispetto alla settimana precedente, i casi attualmente positivi per 100.000 abitanti crescono in 16 Regioni e in 15 si registra un incremento percentuale dei nuovi casi (tabella).
L’aumento dei casi attualmente positivi si riflette sulle curve relative ai servizi ospedalieri: l’occupazione dei posti letto di area medica da parte di pazienti COVID supera in 9 Regioni la soglia di allerta (>40%). Anche nelle terapie intensive, il cui tasso di saturazione nazionale oltrepassa la soglia critica attestandosi al 36%, l’occupazione da parte di pazienti COVID supera il 30% in 13 Regioni: in particolare, in 5 Regioni (Toscana, Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Molise) è al40% e in altre 5 è al 50% (Emilia Romagna, Lombardia, Umbria, Marche, Prov. autonoma di Trento). “Il sovraccarico ospedaliero – ha aggiunto Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione GIMBE – oltre a rendere più complessa l’assistenza dei pazienti COVID, aumenta lo stress di personale e servizi ospedalieri e impone di rimandare interventi chirurgici e altre prestazioni non urgenti per pazienti non COVID”. “A preoccupare – ha detto Marco Mosti, direttore operativo della Fondazione GIMBE – è anche il trend in continua ascesa dei nuovi ingressi giornalieri in terapia intensiva: in 4 settimane la media mobile a 7 giorni è aumentata del 94,2%, passando da 134 a 260”. Per quanto riguarda i vaccini, infine, delle dosi previste per il primo trimestre 2021, al 17 marzo (aggiornamento ore 6.01) risultano consegnate alle Regioni 8.597.500 dosi, poco più della metà di quelle previste.