Coronavirus, Cgia Mestre: 3,6 mld insufficienti, servono 10 mld
L’associazione: “Lombardia e Veneto non sono il lazzaretto d`Europa”
I 3,6 miliardi di risorse aggiuntive annunciati dal ministro Gualtieri per contrastare le conseguenze economiche del Coronavirus sono “insufficienti”. Lo afferma la Cgia si Mestre che chiede al governo “di intervenire con una misura economica shock di medio-lungo periodo di almeno 10 miliardi di euro, per evitare di scivolare verso una pesantissima recessione. Se l`Esecutivo crede di poter dilazionare nel tempo le misure si rilancio del Paese sbaglia. O si interviene subito, con una forte sterzata, altrimenti siamo destinati a scivolare verso una recessione pericolosissima”.
“Veneto e Lombardia – aggiunge la Cgia – non sono il lazzaretto d`Europa, basta con questo danno di reputazione che rischia di penalizzarci oltre misura. Siamo il motore del Paese: viviamo di turismo, di cultura, di bellezza, di tecnologie avanzate e di prodotti di altissima qualità. Se continuiamo ad essere additati come un popolo di appestati rischiamo l`emarginazione economica”. Se l`emergenza Coronavirus dovesse diffondersi a dismisura in tutte le regioni del Nord e durasse qualche mese, senza mettere in campo delle contromisure adeguate, il rischio che una buona parte dell`economia nazionale si fermi è alquanto probabile, sostiene la Cgia.
L`Ufficio studi ricorda che in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Liguria viene “generata” la metà del Pil nazionale e del gettito fiscale che finisce nelle casse dell`erario; vi lavorano oltre 9 milioni di addetti occupati nelle imprese private (pari al 53 per cento del totale nazionale); da questi territori partono per l`estero i 2/3 delle esportazioni italiane e si concentra il 53 per cento circa degli investimenti fissi lordi.