Coronavirus, Conte avverte i “rigoristi”: l’Ue batta un colpo o fine sogno

Coronavirus, Conte avverte i “rigoristi”: l’Ue batta un colpo o fine sogno
Giuseppe Conte
8 aprile 2020

Un vertice a tre oggi fra il premier Giuseppe Conte e i ministri degli Esteri e dell’Economia Luigi Di Maio e Roberto Gualtieri, per ribadire la “linea dura” in vista della nuova riunione dell’Eurogruppo, convocata per domani dopo lo ‘stallo’ sulle misure da mettere in campo. Una linea che Conte sceglie di ribadire, lanciando un messaggio ai ‘rigoristi’, con una intervista televisiva alla tedesca Bild. “E’ nell’interesse reciproco – dice rivolgendosi a Berlino, ma anche all’Olanda – che l’Europa batta un colpo, che sia all’altezza della sfida. Altrimenti dobbiamo assolutamente abbandonare il sogno europeo e dire: ognuno fa per sé”.

Per l’Italia la strada da seguire “per non perdere competitività” non può che essere la modifica dello “spazio fiscale” e l’emissione degli eurobond. Però occorre far presto, perchè “una buona medicina deve arrivare in tempo o diremmo: è una buona medicina, purtroppo il paziente è morto”. Se dunque l’Eurogruppo non riuscisse a uscire dallo stallo, “la delusione non sarebbe mia, ma sarebbe di tutti i cittadini europei, anche dei tedeschi, che non hanno nessun vantaggio dal fatto che l’Europa non riesca a varare una reazione forte, solida e comune. L’Europa deve rispondere senza se e senza ma, altrimenti i cittadini sarebbero delusi”. Un nuovo vertice tra Conte e i due ministri si terrà domani mattina, poco prima dell’inizio della riunione.

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Intanto presidente del Consiglio e il governo sono al lavoro anche per mettere a punto il nuovo Dpcm che dovrà essere firmato nei prossimi giorni per il prolungamento delle misure di contenimento dell’epidemia, in scadenza il 13 aprile. Oggi, intorno all’ora di pranzo, Conte ha incontrato i capi delegazione al governo di Pd, M5s e Leu. Al momento, secondo quanto si apprende, l’idea è quella di una ulteriore proroga per due settimane, magari con qualche leggera modifica alle restrizioni in vigore. Ci sarà dunque da attendere ancora prima dell’avvio della vera e propria ‘Fase 2’, che comunque sarà graduale e attuata con la massima “cautela”. Si tratterà, ha precisato il premier, di “regolamentare in modo assolutamente diverso la nostra vita sociale ed economica, convivere con il virus, consapevoli che un vaccino non arriverà prima di un certo numero di mesi”. askanews

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