Gia si pensa al dopo 13 aprile, quando scadrà l’ultimo Dpcm sull’emergenza coronavirus. Il via libera del Viminale alla passeggiata genitori-figli “non è un pasticcio, è un tema di necessità che dobbiamo affrontare”, afferma la ministra per le Pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti, secondo cui “ogni nostra decisione avrà un’influenza sui dati di contagi tra due settimane e almeno fino al 13 aprile dobbiamo mantenere rigorosamente le regole di chiusura”. “Siccome il 14 aprile non torneremo alla normalità di vita, già oggi dobbiamo chiederci quali sono le regole per riorganizzare la vita, perché il prolungarsi dello stare in casa continuerà – prosegue la Bonetti -. Per bambini e giovani la salute psico-fisica integrale è legata anche alla possibilità di avere attività di carattere relazionale e all’aria aperta. Non illudiamoci, il 14 aprile non torneranno a giocare nei parco giochi o a calcio con i loro compagni”.
“Dobbiamo valutare le regole – ha osservato la ministra – che probabilmente non permetteranno attività di sport di squadra, e potremo darci nuove regole seguendo le valutazioni degli scienziati. Ad esempio, si può dire che i bambini accedono in modo contingentato a palestre precedentemente sanificate. Non sarà il 14 aprile, potrebbe essere il 1 maggio o il 15 maggio. Ma nell’immediato non deve cambiare niente di fronte però a un bambino che ha un attacco di panico esasperato in casa, la madre non è fuorilegge se fa scendere il figlio dalla porta di casa”.