Cronaca

Coronavirus, le restrizioni a Pasqua in Europa. Ritmo vaccinazioni molto più lento

Alle prese con la terza ondata, i Paesi europei cercano di conciliare le restrizioni per prevenire un ulteriore aumento dei contagi – anche alla luce di un ritmo delle vaccinazioni molto più lento del previsto – con il desiderio della popolazione di una maggiore mobilità per le vacanze pasquali.

Germania – tra il primo e il 5 aprile, le riunioni private sono limitate a un massimo di due gruppi familiari con non più di 5 persone (esclusi i minori di 14 anni). Le scuole rimarranno chiuse fino al 18 aprile e i supermercati saranno aperti solo il sabato.

Francia – Il presidente Emmanuel Macron ha annunciato ieri l’allargamento delle restrizioni già in vigore in 19 dipartimenti in tutto il Paese – scuole e grandi magazzini chiusi, coprifuoco – e divieto di spostamenti interregionali, fatta però eccezione per il fine settimana pasquale. Subito dopo il discorso di Macron le biglietterie ferroviarie sono state prese d’assalto. Spagna – Madrid scommette su una graduale riapertura, sebbene ogni decisione rimanga su base regionale: per Pasqua tuttavia rimarranno proibiti gli spostamenti interregionali, anche se sarà possibile muoversi fra comuni e provincie. Di contro, via libera ai turisti, sempre che portino con sé un certificato di negatività e rispettino le limitazioni nella regione di permanenza.

Svezia – La Svezia, unica fra tutti i Paesi scandinavi, ha evitato di ricorrere al lockdown fin dall’inizio della pandemia, facendo piuttosto affidamento sul senso civico; il recente aumento dei contagi ha tuttavia portato il governo a minacciare misure più stringenti, al di là delle raccomandazioni di base da seguire per evitare il contagio.

Norvegia – Oslo ha imposto restrizioni sia a livello locale che nazionale: in particolare, a Pasqua è previsto un numero massimo di due ospiti a casa mentre sarà vietata la vendita di alcolici; prevista inoltre la quarantena per chi ritorna dall’estero. Tutti gli spostamenti non essenziali sono stati vietati.

Danimarca – Copenaghen ha invece optato per un graduale allentamento a intervalli di due settimane, sempre che i numeri lo permettano; al momento rimangono chiusi cinema, bar e ristoranti, e il limite di assembramenti è di 10 persone al chiuso e 50 all’aperto.

Austria – Il governo austriaco, dati i numero del contagio, ha deciso di estendere il lockdown fino a dopo Pasqua, rinunciando alla parziale riapertura prevista a partire dal 27 marzo. Chiusi bar e ristoranti, coprifuoco notturno.

Svizzera – Anche la Svizzera ha rinunciato ad allentare le restrizioni prorogandole fino ad almeno il 14 aprile; tuttavia, il numero massimo di persone che potranno riunirsi in un luogo chiuso è stato aumentato da cinque a dieci. askanews

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