Coronavirus, morto a Tor Vergata 34enne in terapia intensiva
Proveniente da viaggio in Spagna disposta autopsia a Spallanzani
E’ morto a soli 34 anni. Emanuele Renzi, così si chiama la vittima di coronavirus più giovane nel Lazio dall’inizio dell’epidemia, è venuto a mancare dopo aver passato quattro giorni in terapia sub-intensiva. La salma sarà sottoposta ad autopsia allo Spallanzani. Il giovane, nato a Cave, in provincia di Roma, ma residente da tempo nella capitale è venuto a mancare nella notte al policlinico Tor Vergata. “E` deceduto al Policlinico di Tor Vergata un uomo di 34 anni ricoverato in condizioni gravi in terapia intensiva. Proveniva da un viaggio in Spagna. E` in corso l’indagine epidemiologica da parte della Asl Roma 2 ed è stato richiesto l’esame autoptico per accertare le cause del decesso. Esame che verrà eseguito presso l’istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani”, comunica in una nota l`Unità di Crisi Covid-19 della Regione Lazio.
“Era stato in Spagna, a Barcellona – raccontano alcuni conoscenti – e al ritorno Lele ha cominciato a stare male”. Prima la febbre. Poi, dopo il tampone, il ricovero in ospedale. La situazione, che sembrava sotto controllo, è precipitata in fretta. Fino a degenerare nella notte. Un colpo al cuore degli amici, che sono rimasti in contatto con la vittima fino a poche ore dalla morte. A dare l’annuncio della scomparsa è stato il sindaco di Cave, Angelo Lupi. “Apprendiamo con profondo dolore – scrive il primo cittadino del comune a 50 chilometri da Roma – della notizia della scomparsa del nostro giovane concittadino colpito dal Covid-19. A nome di tutta la città di Cave siamo vicini ai familiari a cui si esprime sentito cordoglio”. Un dolore a cui si sono uniti centinaia di conoscenti, tutti stretti attorno ai genitori.