Il numero di contagi accertati da COVID-19 nel mondo continua a salire. Secondo l’agenzia di stampa Agence France-Presse, il numero preciso è di 350.142. I decessi connessi al nuovo coronavirus sono 15.837 in 174 paesi e territori. La Cina è quella che ha accertato più contagi (81.093), seguita dall’Italia (63.927). Tuttavia i casi accertati rappresentano, secondo gli esperti, solo una frazione dei contagi reali. E sempre secondo la francese Afp, sono oltre 10.000 le vittime di coronavirus in Europa, 10.058, di cui la maggior parte in Italia (6.077), seguita dalla Spagna (2.182) e dalla Francia (860). Con 184.138 casi di contagio da Covid-19, l’Europa è il continente in cui la pandemia procede più velocemente.
USA
Continua a salire il bilancio dei morti e dei contagi negli Stati Uniti. Sono oltre 470 le persone decedute a causa della diffusione del coronavirus, mentre il numero dei casi è arrivato a più di 40mila, secondo i calcoli del Coronavirus Resource Center della John Hopkins University- Gli Usa sono così il terzo Paese per numero di casi registrati, dopo la Cina (81.496) e l’Italia (59.138), seguito dalla Spagna (33.089). Nello stato di New York sono 20.875 i casi, ha annunciato il governatore Andrew Cuomo, precisando che nelle ultime 24 ore altre 5707 persone sono risultate positive. Mentre i decessi sono 157. “In termini assoluti, New York è lo stato che ha più bisogno di aiuto in tutta la nazione”, ha affermato Cuomo. Sono 78mila le persone che sono state sottoposte ai test. Il 13% dei positivi sono ricoverati in ospedale, ed il 24% di questi si trovano in terapia intensiva.
Nel frattempo continua ad allungarsi la lista degli stati americani hanno ordinato ai cittadini di rimanere a casa, con l’eccezione degli addetti ai servizi considerati essenziali. Oggi infatti anche i governatori di Michigan, Indiana e West Virginia hanno emesso l’ordine ‘stay home’, che entrerà in vigore dopo la mezzanotte, facendo salire a 12 il numero degli stati che hanno adottato misure del genere. A seguire l’esempio della California, il primo stato ad adottare la misura, sono stati anche New York, ,Illinois, Connecticut, New Jersey, Maryland, Louisiana, Ohio, Delaware, Michigan, Massachussets. Ci sono poi dei sindaci che hanno adottato ordinanze in questo senso in città come Dallas, Philadelphia, Nashville, St. Louis e Kansas City.
GRAN BRETAGNA
Il primo ministro britannico ordina il lockdown. Boris Johnson ha annunciato un nuovo pacchetto di restrizioni per affrontare la pandemia COVID-19, ribadendo la richiesta alla cittadinanza di “stare a casa” per rallentare la diffusione del coronavirus. Le restrizioni dureranno almeno tre settimane e prevedono il permesso di uscire da casa solo per acquistare beni necessari, il meno possibile; una forma di esercizio fisico al mese; cure mediche; tragitto da e per il posto di lavoro se questo non si puà fare da casa. Johnson ha detto che è “vitale” rallentare il ritmo dei contagi perché “proteggere il sistema sanitaro nazionale e salvare più vite”. Ha ricordato di aver già chiesto di restare a casa, ma “è arrivato il momento per noi di fare di più”.
Quindi “io devo dare al popolo britannico una semplice istruzione: dovete stare a casa”, ha detto Johnson, chiarendo che la polizia “avrà il potere di obbligare al rispetto delle regole attraverso multe e strumenti per disperdere gli assembramenti”. Il governo ha annunciato la chiusura immediata di tutti i negozi che non vendano beni essenziali: abiti, elettronica, librerie, palestre e luoghi di culto. Il divieto di tutti gli assembramenti con più di due persone e gli eventi pubblici, compresi matrimoni e battesimi. Restano consentiti i funerali. Sono vietati gli incontri con le persone che non vivono sotto lo stesso tetto, lo shopping è consentito solo per i beni essenziali e “il meno possibile”. I provvedimenti assunti saranno sotto “costante verifica” e se ne accerterà la necessità o meno in tre settimane. Saranno allentati se ci saranno prove che hanno dato risultati. “Con il tempo che comprerete, accresceremo i nostri equipaggiamenti”, ha detto Johnson, che ha annunciato l’aquisto di milioni di kit per effettuare i test. “Ne usciremo più forti che mai. Sconfiggeremo il coronavirus e lo faremo assieme”, ha affermato il primo ministro. “E qundi – ha proseguito – vi chiedo in questo momento di emergenza nazionale di stare a casa, proteggere il sistema sanitario nazionale e salvare vite”.
GERMANIA
Anche Angela Merkel è costretta alla quarantena: pochi minuti dopo aver ribadito ai tedeschi che per vincere la guerra contro il coronavirus sono necessari “rinunce e sacrifici”, la cancelliera ha dovuto annunciare, per bocca del suo portavoce Steffen Seibert, che lei stessa per precauzione deve rimanere a casa per due settimane. La notizia che era risultato positivo al Covid-19 il medico che venerdì scorso l’ha vaccinata contro i pneumococchi l’ha avuta subito dopo la conferenza stampa in cui annunciava le nuove misure restrittive varate d’intesa con i Laender. La cancelliera, così Seibert, si sottoporrà nei prossimi giorni ripetutamente ai test del Covid-19, “perché un’analisi adesso ancora non sarebbe significativa”, e ovviamente continuerà regolarmente a lavorare anche da casa. Meno di una manciata di minuti prima, Merkel aveva chiesto ai tedeschi “ragionevolezza e cuore” quali condizioni necessarie per fermare il coronavirus in Germania. Mentre annuncia le nuove misure restrittive in vigore “per almeno due settimane” – tra cui il divieto di assembramenti con più di due persone e l’obbligo di mantenere una distanza di almeno 1,5 metri – la cancelliera si rivolge ai cittadini ribadendo ancora una volta, di fronte alla preoccupante velocità del virus”, che è fondamentale “ridurre i contatti” tra le persone allo scopo di “guadagnare tempo”, prezioso per vincere la sfida.
Merkel insiste: “Non sono raccomandazioni, sono regole: solo così possiamo salvare vite”. Le nuove disposizioni sono volte a far sì che tutti i Laender tedeschi marcino nella stessa direzione: “Nessuno avrebbe mai pensato di varare misure di questo genere”, afferma ancora la cancelliera, “ma fanno sì che tutti sappiano esattamente a che punto siamo: chiunque deve organizzare i suoi movimenti secondo queste norme”. Così, nel giorno in cui i contagi in Germania superano quota 24 mila (circa duemila in più di ieri, con oltre 90 vittime), Angela Merkel ripete puntigliosamente le decisioni prese oggi al vertice in teleconferenza lei presieduto insieme ai governatori dei 16 Laender tedeschi, ricordando che per chi contravviene “ci saranno sanzioni”, ma aggiungendo di essere convinta che “se remiamo tutti insieme” il coronavirus sarà battuto. Innanzitutto, le misure prevedono il divieto di assembramenti con più di due persone, “eccezion fatta per le famiglie e le persone che convivono nello stesso domicilio”, dato che – la cancelliera insiste su questo – dev’essere limitato al massimo il contatto tra le persone.
Negli spazi pubblici si deve mantenere una distanza minima di 1,5 metri, mentre si conferma la chiusura di ristoranti, trattorie, pub e simili. Il controllo di eventuali violazioni di tali provvedimenti è affidato alle autorità giudiziarie e alle forze di polizia. Tra le altre misure, sono confermate le disposizioni d’igiene nelle imprese che valgono sia per i dipendenti che per i visitatori. Per quanto riguarda gli spostamenti, è ancora possibili percorrere la strada per recarsi al lavoro oppure per praticare sport all’aperto, mentre “sono del tutto inaccettabili” i ritrovi di “gruppi festanti in spazi pubblici, in appartamenti come in strutture private”, data “la seria situazione” in cui versa il Paese. Continuano ad essere permesse le consegne a domicilio degli alimenti, mentre sono costretti a chiudere “parrucchieri, studi di bellezza, di massaggi e di tatuaggi”. Ovviamente continua ad essere possibile recarsi al lavoro, andare a fare la spesa, andare dal medico, partecipare a esami o altre attività “necessarie”. Complessivamente, si tratta di “portare tutte le persone alla ragione”, commenta il governatore del Nord-Reno Vestfalia, Armin Laschet, secondo cui “non è lasciare il proprio appartamento il pericolo, lo è il contatto stretto col prossimo”.
Per questo il divieto di assembramento per più di due persone “è più adatto a realizzare l’interruzione alla catena delle infezioni”. Non usa mezzi termini, Laschet: “è una questione di vita e morte”. Mentre alcuni Laender, tra cui la Baviera, hanno già varato misure restrittive anche più stringenti, tra cui il divieto di uscire di casa a meno di situazione di estrema necessità, il Saarland ed il Baden Wuerttemberg hanno offerto alla Francia, con cui confinano, di poter curare nei propri ospedali alcuni dei loro ammalati gravi: segni di solidarietà tra Paesi ai tempi di coronavirus. Intanto, la Sassonia è pronta a ricoverare nelle proprie strutture ospedaliere sei pazienti affetti da Coronavirus provenienti dall’Italia. A renderlo noto è stato il premier del Land tedesco, Michael Kretschmer, oggi a Dresda, precisando che l’offerta segue una richiesta del governo italiano. Ad oggi in Sassonia sono stati registrati 865 casi, la maggior parte dei quali a Dresda, Lipsia e Zwickau.
SPAGNA
Sale il numero di casi accertati in Spagna di Covid-19: sono almeno 33.089 in totale, dei quali 2.355 in terapia intensiva. I decessi sono 2.182, con un incremento di 462 vittime nelle ultime 24 ore. I contagi in Spagna sono aumentati di 4.517 unità rispetto a ieri, con un incremento del 14%, hanno riferito le autorità sanitarie. Allo stesso tempo “si va riducendo la percentuale dei pazienti in terapia intensiva”. Inoltre, “oltre il 10% dei contagiati sono stati dimessi”, ha spiegato il direttore del centro di coordinamento emergenze del ministero Fernando Simon. “Ma c’è un altro dato che non ci piace, 3.310 operatori sanitari contagiati”. Attualmente, i pazienti ancora ammalati sono meno di 27.000. Intanto, la vicepremier spagnola Carmen Calvo è stata ricoverata in ospedale per un’infezione respiratoria. Fonti della vicepresidenza citate da El Mundo spiegano che Calvo ha già fatto il test del coronavirus e si attende l’esito. A Madrid, il maggior focolaio del paese, mancano i posti in terapia intensiva e l’esercito sta allestendo un ospedale da campo negli spazi della fiera. Il premier Sanchez, che ha chiesto all’Unione europea una risposta unitaria con l’elaborazione di un “grande piano Marshall”, ha dichiarato che lo stato dall’allarme proseguirà fino all’11 aprile e ci saranno nuove restrizioni.
FRANCIA
In Francia le persone ricoverate per coronavirus sono 8.675, 1435 in più nelle ultime ventiquattro ore. In rianimazione ci sono 2082 malati. La malattia ha ucciso 860 persone, 186 in più. Ad annunciarlo è stato lo stesso ministro della Salute francese, Oliver Véran. E così in 37 città è scattato il coprifuoco. Valence, Colombes, Mulhouse, Perpignan, Cannes e altre città hanno seguito l’esempio di Nizza che per prima aveva scelto di imporre il provvedimento già sabato scorso e fino al 31 marzo. Nel frattempo anche la Francia, tra le vittime, deve contare altri due medici, deceduti dopo essere stati contagiati. Si tratta di un medico 66enne e di un altro di 60 anni, entrambi nella regione del Grand Est. Un altro medico, di 68 anni, era morto sabato nel dipartimento dell’Oise.
La Sncf, le ferrovie francesi, ha fatto sapere che i treni ad alta velocità di media percorrenza Intercités e i Tgv saranno gratuiti per il personale sanitario in Francia. La società risponde così ad un appello degli ospedali di Parigi che chiedeva questo intervento per permettere al personale sanitario che risponde agli appelli di solidarietà di venire a rafforzare alcuni ospedali in difficoltà a causa dell’emergenza coronavirus. A partire da oggi inoltre ci sarà un irrigidimento delle regole di blocco: l’attività fisica sarà concessa nel raggio di un chilometro attorno al proprio domicilio, per un’ora, una sola volta al giorno. Anche da oggi i mercati all’aperto saranno vietati, a meno che su richiesta dei sindaci i prefetti decidano di derogare alla regola, laddove quei mercati sono l’unico mezzo di sussistenza. Infine saranno autorizzate solo le cure mediche urgenti o le convocazioni da parte di un medico.
ONU
Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres lancia il suo appello a uno stop delle armi e afferma: “La furia del coronavirus mostra la follia della guerra. Ecco perché oggi chiedo un cessate il fuoco globale e immediato in tutti gli angoli del mondo”.
OMS
L’Organizzazione mondiale della sanità avverte che “la pandemia sta accelerando”, spiegando però che “possiamo cambiare la traiettoria” testando ogni sospetto, isolando ogni caso accertato, tracciando i contatti. La situazione però è di fatto fuori controllo. Sia Nei Paesi ricchi, in grado di mappare i cassi di contagi, sia nei teatri di guerra e negli sterminati campi profughi, dove si sa poco o nulla della diffusione reale della malattia. Con Guterre che ammonisce: “Bloccate i conflitti e concentratevi sulla vera lotta delle nostre vite”. L’Oms invierà nel nord-ovest della Siria oltre 2mila test per il Covid-19 nell’ambito degli sforzi dell’Onu di monitorare la situazione in una delle regioni più vulnerabili del Medio Oriente, dove i civili in emergenza umanitaria sono 4 milioni. In Libia Haftar e Al Sarraj si lanciano accuse reciproche di violazioni di una finta tregua incuranti di tutto. I 40 casi in Afghanistan di cui parla la Johns Hopkins University sono assai poco verosimili, mentre il bilancio dell’intera Africa parla di poco più di 1.600 contagi e di una cinquantina di morti.